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24 marzo 2010

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Ufficio Stampa

Nell'ambito degli Stati Generali della Città di Catania, si è svolto il secondo e conclusivo appuntamento del seminario di approfondimento sulla mobilità.

Questo secondo incontro si è reso necessario per via dei numerosi interventi programmati che non hanno trovato spazio nel primo appuntamento. All'incontro hanno partecipato il sindaco Raffaele Stancanelli e l'assessore alla viabilità Antonio Scalia.

Ha esordito l'ingegnere Roberto Sanfilippo, Presidente dell'AMT, che ha intrecciato le problematiche della mobilità con quelli dell'AMT, sostenendo che è appunto un piano organico di mobilità la soluzione dei problemi dell'azienda del trasporto pubblico cittadino. Con corsie riservate e protette, che consentano di alzare la velocità commerciale dagli attuali 13 km all'ora a 20 km/h, invece, sì può procedere e invertire la tendenza.

L'avvocato Castronovo, presidente regione dell'Unione Italina Ciechi, ha Ricordando come sia impossibile per un cieco muoversi per Catania, anche con l'accompagnatore, ha chiesto di tutelare il marciapiede per il pedone che è colui che più vive la città.

Il professore Inturri ha evidenziato come, in una città incentrata sull'auto, la disabilità nella mobilità si estende ai bambini e ai loro genitori. Il marciapiede è l'elemento più importante non della mobilità ma della vita della città: è l'unico spazio veramente pubblico. L'intervento per i disabili è un intervento a favore di tutti, mentre l'ing. Alberto Pasqua ha ricordato che all'utente non interessa tanto la velocità quanto la regolarità delle corse, per garantire la quale l'unica via è la corsia riservata e ha osservato che gli Stati Generali mirano proprio a ricondurre tutto a unità armonica.

Nel dibattito sono intervenuti anche l'architetto Giacomo Leone, l'ingegnere Gaetano Randazzo,la professoressa Greco Mobility Manager dell'Università, ha sostenuto che è decisivo incidere sulle abitudini. Altri contributi sono venuti da Giuseppe. Campione, direttore logistico della GMC e dal dirigente sindacale Giuseppe Scannella.
L'ing. Giacomo Guglielmo, esperto del Sindaco, ha sottolineato l'esigenza di differenziare gli interventi a breve e a medio termine.

Una parte dei problemi è risolvibile con bassi investimenti, mentre l'approccio dominante è quello di affrontare tutto con nuovi grandi investimenti. L'ingegnere. Salvatore Barbagallo ha rilevato dal canto suo che bisogna partire dai punti fermi che vedono tutti d'accordo, quali la priorità assegnata al pedone, le linee veloci di bus, i parcheggi scambiatori.

I docenti Inturri e Ignaccolo sono tornati sul decalogo della mobilità sostenibile ribadendo la necessità di allargare i marciapiedi rispettando la gerarchia della mobilità: pedone, bicicletta, trasporto pubblico, auto. Mentre la linea ferrata, fra FS e FCE, interviene sulla direttrice Est-Ovest, il trasporto veloce deve intervenire sulla direttrice Nord-Sud e lì bisogna assicurare le corsie, anche tramite cordoli, all'AMT.

Il professore Ignaccolo ha rilevato la sintonia fra quanto viene dalla città e quanto esposto nel seminario: mobilità sostenibile, tutela delle utenze deboli, assenza di sistema e di progetto complessivo, ruolo minimale delle ferrovie. Bisogna muoversi nel breve periodo con interventi non marginali anche se non sono pesanti, hard e procedere contemporaneamente a definire un progetto sistemico che tenga conto della forte interazione fra i trasporti e lo sviluppo del territorio.

Il sindaco Raffaele Stancanelli, tirando le conclusioni operative del seminario, ha detto che immediatamente si possono adottare quelle soluzioni, compatibili con le risorse finanziarie, che diano però il senso del cambiamento di rotta e che portino alla pianificazione strategica.

Qui sono state date le priorità. Le azioni successive devono essere conseguenza di queste scelte e i progetti si devono inquadrare in questo disegno. Occorre la sinergia con le altre istituzioni: il Comune non è autosufficiente. Per dimostrare la bontà delle idee occorrono capacità e volontà di risolvere i problemi. L'Amministrazione comunale -ha aggiunto il primo cittadino- ha messo in campo tante risorse umane, dalla commissione amministratrice dell'AMT composta tutta da ingegneri trasportasti all'assessore con delega specifica, dalla collaborazione con la prestigiosa scuola trasportistica della Facoltà di Ingegneria all'esperto del sindaco per la mobilità. Si pone però un problema di governo unico della mobilità.
Serve una regia unica che decida le diverse politiche, dall'utilizzo dei parcheggi scambiatori al piano della sosta.

 

DECALOGO DELLA MOBILITA'

  1. PEDONE - BICICLETTA - MEZZO PUBBLICO - AUTO PRIVATA come ordine di priorità nelle scelte sulla Mobilità
  2. Migliorare la SICUREZZA STRADALE, soprattutto per bambini e anziani
  3. Potenziare e rendere competitivo il TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (TPL)
  4. Istituire la TARIFFAZIONE INTEGRATA dei diversi gestori
  5. Favorire gli USI ALTERNATIVI DELL'AUTO (car sharing, car pooling, taxi collettivo, etc.)
  6. Usare la TARIFFAZIONE DIFFERENZIATA DELLA SOSTA come leva strategica di gestione della mobilità
  7. Usare le tecnologie della INFOMOBILITA' (ITS) per la gestione dei sistemi di trasporto e del traffico
  8. Promuovere la MOBILITA' SOSTENIBILE nelle scuole e mediante campagne di informazione e sensibilizzazione
  9.  Promuovere il COORDINAMENTO DELLE POLITICHE DI MOBILITY MANAGEMENT
  10. COINVOLGERE L'INTERA COMUNITA' NEI PROCESSI DI DECISIONE E CAMBIAMENTO DELLA MOBILITA'

 

Fonte: Ufficio Stampa