Ultima revisione:

22 maggio 2015

Tempo di lettura:

Categoria
Ufficio Stampa

Gli ispettori della Polizia municipale appartenenti  al Nucleo anti abusivismo commerciale hanno sequestrato nel centro di  Catania merce per 15.000 euro durante controlli svolti nella zona del  mercato di piazza Carlo Alberto, il maggiore della città. L'operazione,  coordinata dal vice comandante della Polizia municipale Stefano Sorbino e  dall'ispettore del Nucleo anti abusivismo Franco Lops, fa parte di un  più ampio progetto di controllo quotidiano delle attività commerciali su  suolo pubblico fortemente voluto dall'Amministrazione comunale e in  particolare dal sindaco Enzo Bianco e dall'assessore alla Polizia  Municipale Marco Consoli. I controlli sono stati svolti a tappeto lungo  le vie San Gaetano alle Grotte, Teocrito, Santa Maria di Betlem,  Cosentino, Puccini, Gemmellaro, Pacini e in piazza Stesicoro.
"L'area  della Fiera - ha sottolineato il sindaco Bianco - sta per essere  riorganizzata per consentire condizioni di maggiore vivibilità sia per i  residenti sia per gli operatori commerciali. Grazie anche a questa  riorganizzazione sarà possibile individuare meglio le sacche di  abusivismo e illegalità e intervenire per eliminarle. L'operazione di  oggi, per la quale esprimo la mia soddisfazione, va esattamente in  questa direzione". 
Nel corso dei controlli sono stati redatti 13  verbali di sequestro, sei penali per merce contraffatta e sette  amministrativi, contro ignoti perché le persone che vendevano la merce -  una ventina, di probabile etnia senegalese - hanno prima tentato di  resistere al sequestro e poi si sono date alla fuga e non è stato  possibile identificarle.
La merce sequestrata è stata portata nel  magazzino Annona della Polizia municipale in attesa di disposizioni da  parte della Magistratura.
Solitamente l'Autorità giudiziaria dà  mandato di consegnare per beneficenza la merce utilizzabile - in questo  caso scarpe e magliette - quando sia possibile rimuovere i marchi  contraffatti. In caso contrario dispone la sua distruzione.