"Riconsegnamo alla città un pezzo del suo cuore pulsante".
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco scoprendo la targa che intitola a Goliarda Sapienza l'ex piazzetta delle Belle, nel quartiere di San Berillo, dove la scrittrice era nata nel 1924. Un'intitolazione fortemente voluta dalle associazioni "Voltapagina" e "Se non ora quando" che l'avevano proposta all'assessore alle Pari opportunità Valentina Scialfa.
Erano presenti alla cerimonia gli assessori comunali all'Urbanistica e al Decoro Urbano Salvo Di Salvo, alle Attività Produttive Angela Mazzola e alla Cultura Orazio Licandro, il direttore dell'Accademia di Belle Arti Virgilio Piccari, il presidente della Scuola Edile catanese Giuseppe Piana, il direttore della Scuola Edile Giacomo Giuliano, il direttore dell'Istituto Penale per i Minorenni di Catania Maria Randazzo, la direttrice dell'Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni Vincenza Speranza, la consigliere comunale Maria Ausilia Mastrandrea, il presidente della Prima Municipalità Salvatore Romano con i consiglieri circoscrizionali, le associazioni della Fabbrica del Decoro e i proprietari degli immobili interessati alla riqualificazione.
La piazza è stata infatti riqualificata nell'ambito del programma "CataniaAgorà - Fabbrica del Decoro" realizzato dall'Assessorato all'Urbanistica con opere di Urban Art realizzate dall'artista Marco Mangione dell'Accademia che richiamano le tradizioni e le radici culturali del quartiere di San Berillo. I lavori di riattamento delle facciate sono stati portati a termine dall'Ente Scuola Edile con i giovani dell'Istituto Penale per i minorenni, nell'ambito dei percorsi di reinclusione sociale.
Per l'occasione l'attrice Valeria Roccella ha letto un brano tratto dal libro "Lettera aperta" in cui la scrittrice narra dell'infanzia vissuta a Catania.
"Proprio in questa piazzetta - ha detto Enzo Bianco - ricordo una splendida e indimenticabile cena, durante la mia precedente sindacatura, con Franco Battiato, Lucio Dalla e altre personalità che animavano la vita culturale e artistica catanese di quegli anni. Questa azione di recupero è frutto del lavoro di squadra da parte dell'amministrazione comunale ma anche da parte di altre istituzioni come quelle che hanno consentito la partecipazione dei giovani dell'Istituto Penale per i minorenni. Un esperimento riuscito qui a Catania che, come presidente del Consiglio Nazionale dell'Anci, proporrò al ministro della Giustizia Andrea Orlando per diffonderlo in tutto il Paese. Tutto questo è arricchito dalla scelta di intitolare questa piazza a Goliarda Sapienza".
"L'intervento di street art a San Berillo - ha aggiunto l'assessore Di Salvo - continua: nei prossimi giorni si comincerà a lavorare in via delle Finanze perché vogliamo dare colore all'intero quartiere. L'obiettivo è farlo rivivere e farlo vivere ai catanesi".
Il primo evento ospitato nella rinnovata piazza è infatti il Pop up market, ormai appuntamento di culto per gli appassionati del genere, curiosi e turisti, che si svolgerà oggi e domani, dalle 18,00 alle 00,30 e dalle 17,00 a mezzanotte. Ci saranno oltre quaranta espositori, sei mostre d'arte e un'istallazione. E ancora, food, beverage, design, handmade, oggettistica, riciclo creativo, accessori e curiosità di ogni genere realizzati dai migliori makers siciliani, vintage di qualità. Nei vicoli del quartiere, per la sezione #popupart gestita da Daniele Spitaleri, sono in mostra gli artisti Rita Cannatella, Alessandra Di Dio, Annamaria Duello, Andrea Egitto, Nancy Palmieri, Rossana Platania e c'è anche un'istallazione a cura di Luca Prete.
"Questo progetto - ha detto Sarah Spampinato, organizzatrice dell'evento - rappresenta un'importante apertura alla creatività made in Sicily e stagione dopo stagione è cresciuto per qualità, voglia di sperimentare e attenzione alle tendenze, diventando sempre di più un luogo di confronto per i giovani talenti e brand noti e meno noti".
L'intitolazione da parte della Commissione toponomastica di piazza delle Belle a Goliarda Sapienza era stata decisa il 30 di gennaio nel corso di una riunione della Commissione toponomastica presieduta dal Sindaco e alla presenza del prof. Antonio Di Grado, della prof. Lina Scalisi e dei consiglieri comunali Sebastiano Anastasi, Giovanni Marletta e Nino Vullo.
Goliarda Sapienza nacque a Catania il 10 maggio 1924 e morì a Gaeta il 30 agosto 1996. Figlia di Giuseppe Sapienza, militante socialista, e Maria Giudice (sua madre è stata la prima dirigente donna della Camera del Lavoro di Torino), Goliarda crebbe, per volere dei genitori, in un clima di assoluta libertà da vincoli sociali: il padre ritenne opportuno non farle nemmeno frequentare la scuola, per evitare che la figlia fosse soggetta a imposizioni e influenze fasciste. A sedici anni si iscrisse all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma, dove si era trasferita nel frattempo la sua famiglia. Per un periodo intraprese anche la carriera di attrice teatrale, distinguendosi in ruoli di protagoniste pirandelliane. Lavorò saltuariamente anche nel cinema, spinta inizialmente da Alessandro Blasetti ma in seguito si limitò a piccole apparizioni da figurante, spesso non accreditate, come in Senso di Luchino Visconti. Si legò sentimentalmente al regista Citto Maselli, ma sposò poi, anni dopo, lo scrittore e attore Angelo Pellegrino. Negli ultimi anni della sua vita fu docente di recitazione nel Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Lasciò la carriera di attrice per dedicarsi alla scrittura. Il suo primo romanzo fu "Lettera aperta" (1967), che raccontava l'infanzia catanese, seguito da "Il filo di mezzogiorno" (1969) resoconto della terapia psicanalitica con il medico messinese Ignazio Majore. Il suo romanzo più celebre, "L'arte della gioia", fu pubblicato postumo per intero da Stampa Alternativa nel 1998. Soltanto la prima delle quattro parti che lo compongono, aveva visto la luce durante la vita dell'autrice, nel 1994, nella collana Millelirepiù diretta da Marcello Baraghini. Ripubblicato da Einaudi nel 2008, "L'arte della gioia" ebbe un grande successo di critica e di pubblico. Einaudi sta ora pubblicando anche l'opera inedita dell'autrice. Sono già usciti postumi il romanzo "Io, Jean Gabin" (2010) e una selezione di pensieri tratti dai diari della scrittrice, raccolti nel volume "Il vizio di parlare a me stessa" (2011), e in "La mia parte di gioia" (2013). 04.07.2015