
“Ho proposto di dedicare una parte dei lavori del prossimo Consiglio nazionale dell'Anci a un'iniziativa di mobilitazione in tutti i Comuni d’Italia contro i passi indietro in tema di politica ambientale e perché gli accordi di Parigi diventino questione centrale nell’agenda politica dei Comuni”.
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco dopo essere intervenuto alla Camera all’incontro “Italia 2030: un Paese in via di sviluppo sostenibile”, tappa conclusiva del Festival dello Sviluppo sostenibile promosso da Asvis, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Quest'ultimo ha ribadito l’impegno dell’Italia per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile ricordando la “non rinegoziabilità degli accordi di Parigi”.
Bianco ha puntato l'indice sulla Mobilità sostenibile chiedendo "aiuti seri in particolare in materia di trasporto pubblico locale" e ha sottolineato come, per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Ue 2030 sullo Sviluppo sostenibile, occorra "confrontarsi prima di tutto con la crescita del fenomeno dell’urbanizzazione visto che nel mondo il 50% della popolazione vive in aree urbane”.
“Per molti anni – ha proseguito il sindaco di Catania – il fenomeno dell’urbanizzazione è stato gestito da un sistema di governance non adeguata e questo ha prodotto nelle città, nel corso dei decenni, guasti strutturali molto pesanti. Basti pensare che prima della riforma dell’elezione diretta dei sindaci la vita media delle amministrazioni in Italia era di undici mesi e non esisteva dunque la possibilità di progettare sul lungo periodo interventi concreti. Oggi siamo in una fase di stabilità nel governo delle città, ma ancora molto c’è da fare”.
Secondo Bianco, inoltre, temi come quello della sostenibilità urbana e della tutela dell’ambiente vanno dunque affrontati in un’ottica di “governance metropolitana”.
“Con quattordici anni di ritardo - ha detto - abbiamo costituito le città metropolitane, ma queste, poiché i sindaci non hanno ancora i poteri necessari, non si sono trasformate in veri organismi di governo".
07.06.2017