Riqualificazione di Largo Aquileia

"Manutenzione? Parola sconosciuta in largo Aquileia"

Abitanti e commercianti curano e puliscono le aiuole. Segnali di civiltà in attesa della riqualificazione radicale di Largo Aquileia. Il degrado della piazza è evidente a tutti e l'opera di restyling complicata, ma la parola rassegnazione è sconosciuta al quartiere. "Dalla potatura alla disinfestazione passando per la sicurezza: pulizie e interventi straordinari sono indispensabili per ridare decoro all'area che la gente del rione oggi considera pericolosa, abbandonata e vandalizzata".
A parlare è il presidente della municipalità di "Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio" Enzo Li Causi che ieri, insieme al consiglio circoscrizionale, ha incontrato una rappresentanza del quartiere per preparare una lista di lavori da eseguire all'interno di Largo Aquileia. Un "vademecum" da presentare a Palazzo degli Elefanti e dare così il via ai primi, urgenti lavori di messa in sicurezza della zona. Pavimentazione distrutta, carenza di pubblica illuminazione e una fontana da riparare: proprio da qui bisogna cominciare il "new deal" della piccola area verde a pochi passi dal centralissimo Corso Italia.
"Residenti e commercianti ci possono mettere tutte le buone intenzioni- afferma il consigliere della II Municipalità Andrea Cardella- ma senza l'aiuto dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine per Largo Aquileia si può fare ben poco. Parcheggio selvaggio, potatura degli alberi e messa in sicurezza dei marciapiedi sono problemi da non sottovalutare. Non solo, appena si fa buio qui scatta una sorta di coprifuoco con teppisti in azione pronti a distruggere tutto".
E gli abitanti? Tra di loro la volontà di voltare pagina e non ripetere gli errori del passato è evidente: c'è chi ha puntato sull'organizzazione di una raccolta firme, chi ha lanciato la proposta di risolvere il problema con mezzi privati e chi, invece, vuole sostituire gli alberi con giochi per bambini e farne così uno spazio aggregativo per gli anziani e per i più piccoli.
"Una scivola e qualche altalena basterebbero a trasformare la piazza - sottolinea Giovanni Valenti, abitante via Trieste- lavori da poche migliaia di euro che rappresenterebbero però un grosso valore aggiunto per il territorio. In una zona piena di attività commerciali questo sarebbe un ulteriore segnale di sviluppo".
Damiano Scala

 

Tratto da "La Sicilia" di Venerdì 08 Novembre 2013, pagina 30