Il Rimorso, un’opera che narra la violenza sulle donne, realizzata del regista catanese Lorenzo Muscosoriceve il “Premio alla comunicazione” al festival del cortometraggio (Città San Giovanni La Punta) organizzato dall’associazione culturale Punta ai giovani promossa da Carmelo Castro, Delfo Messina, Marco Alfonso eSimone Russo. Un riconoscimento che premia l’impegno per le tematiche sociali di Muscoso, che dopo aver trionfato in vari festival con il suo precedente lavoro “Emozioni senza barriere”, che in questo mese andrà in onda anche sulla Rai, ritorna con un documento che parla di violenza senza mostrarla minimamente. Un esempio intelligente e originale che mostra una padronanza del regista di un linguaggio filmico non comune che ha convito anche critici noti, come Giuseppe Rausa, Massimo Arcangeli, Emanuele Viscuso e Armando Ginesia scrivere di lui.
Alla serata erano presenti, anche Giulia Grassoe Marco Dieli, delegati dell’ AIESEC,un'associazione no-profit che promuove gli scambi culturali tra studenti che in merito al Discovery Project, hanno avuto il compito di segnalare alcuni talentuosi registi per la realizzazione di reportage in alcuni città europee, come Istanbul, Cairo, Mosca, San Pietroburgo.
Il protagonista della storia, interpretato dall’architetto Giuseppe Soldano, rappresenta l'uomo qualunque che a causa di impulsi irrefrenati e violenti, causa dolore alla propria donna. Tormentato e travagliato dal suo atto, non riuscirà a pensare ad altro e di fronte al tavolo da lavoro darà sfogo al suo pentimento disegnando, quasi incosapevolmente, il volto di una donna. L'interazione che si crea tra il protagonista e il suo disegno, messi l'uno di fronte all'altro, rappresenta il rapporto tra l'uomo e la donna e il modo con cui il soggetto accarezza i tratti della sua opera, simboleggia come una donna dovrebbe essere trattata.
La sequenza, accompagnata dalle testimonianze di alcune donne che hanno subito varie forme di violenza, si concludera' con il protagonista che va via dal proprio studio, tornando presumibilmente a chiedere il perdono di colei che ha fatto soffrire. Ma questo e' solo un caso isolato, non tutte le donne avranno mai la stessa "fortuna" ; molte di loro soffriranno ancora la violenza di tanti uomini che non si pentiranno mai, perchè inconsapevoli del male causato.
Il volto della donna, quasi abbandonata nel tavolo da lavoro, con la luce riflessa sui suoi tratti, simboleggia teatralmente la solitudine della stessa che, spesso a causa di vicissitudini varie, non sa o non riesce a liberarsi dal suo travaglio....
La bellissima composizione musicale di Gabriele Denaro, noto compositore di Riposto, riesce a realizzare una connessione emozionale tra i tormenti dell'uomo e i sentimenti di quelle donne, riuscendo a suscitare quella empatia e sensibilita' necessaria alla comprensione dell'argomento.
Un breve frammento che in pochi minuti riesce ad esprime un dramma attuale senza artifici retorici o immagini esplicite di violenza le cui uniche testimonianze sono le voci delle donne che Muscoso ha raccolto presso il centro antiviolenza già Le Nereidi di Siracusa diretto dalla giornalista Raffaella Mauceri. A salire sul palco anche Andrea Marchese, protagonista del precedente lavoro del regista Muscoso, che ha annunciato il loro nuovo progetto filmico.
Link al video : http://youtu.be/gQBNP1EkWmI
Fonte: Valeria Galbini, Direzione Stampa I.T.C

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