
Martedì 26 Aprile 2016 alle ore 17.00 la Biblioteca Centro Culturale "R. Livatino propone la conferenza Storia dell'operetta.
Per operetta s'intende uno spettacolo d'argomento giocoso o sentimentale i cui dialoghi in prosa e parti cantate si avvicendano senza una sicura e prevedibile logica esterna, insieme a parti corali e a numeri di danza in un allestimento che tiene particolare conto della ricchezza scenografica. L'operetta ebbe origine in Francia nella metà dell'Ottocento, si diffuse quindi a Vienna e a Londra nell'ultimo quarto del secolo, e conservò inizialmente caratteristiche nazionali, la sua la caratteristica principale è la stretta aderenza a temi attuali, come la satira sociale e politica o la semplice caricatura sociale abbinata al sentimentalismo. L'operetta, nata in coincidenza dell'affermarsi della borghesia, è stata per lungo tempo considerata uno spettacolo di prosa minore nobilitata dall'apporto musicale, sotto l'influsso del teatro maggiore, ma sempre relegata ad un pubblico provinciale e in teatri di periferia. In effetti, l'esordio dell'operetta riveste un aspetto sociale di rilevante importanza nella vita ottocentesca: il gusto e il piacere borghese. Parole che oggi suonano vetuste ed impolverate, ma che nel secolo scorso rappresentavano l'anima, il pensiero della nuova società, quella stessa che s'industrializzava e progrediva, e voleva salire la scala sociale in base alla proprie battaglie sul campo e non per titoli ereditati. La maggior popolarità si ebbe durante la Belle Époque, che coincise con la massima internazionalizzazione del gusto borghese. La fase conclusiva dell'operetta si colloca fra le due guerre, accompagnata dal declino dello stesso spirito borghese ottocentesco.
Introduzione: prof. Vincenzo Rapisarda, già Direttore della Clinica Psichiatrica e professore ordinario di psichiatria, "Cenni di musicoterapia"
Relatore: dott. Giuseppe Montemagno, musicologo e storico della musica
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