Martedì 19 Gennaio 2016 alle ore 17.00, la Biblioteca C. C. " R. Livatino",in collaborazione con il centro Culturale "V. Paternò Tedeschi", presenta la Silloge "L'urtimi vamparigghi" di Gaetano Petralia.
 
Relatori:   Alfio Patti  
                Santo Privitera
                Ninni Magrì
 
Letture scelte a cura dei relatori. 

 

Notizie biografiche dell'autore.
Gaetano Petralia è tra gli ultimi interpreti rimasti della poesia popolare.     La sua attività letteraria appartiene alla cosiddetta "vecchia guardia", filone che fu dei Nicolosi Scandurra, Vito Marino, Nino Bulla, Titta Abbatessa, tanto per citare alcuni tra i più importanti e conosciuti numi tutelari di questo genere. "L'organicità della sua poetica è da ricercarsi nell'attenzione con cui volge lo sguardo sul mondo che lo circonda per coglierne gli aspetti più emblematici nel quotidiano,nella sua esperienza di vita dalla quale attinge a piene mani per raccontarsi"(Rosetta Di Bella).Pur non essendo mai stato refrattario ai profondi mutamenti sociali nel frattempo sopravvenuti, Petralia è rimasto fedele alle tradizioni letterarie che considerano aristotelicamente il verso sinolo di materia e forma. Nella sua sostanza, cioè. L'endecasillabo gli è stato fedele compagno di viaggio. La sua poesia ha attraversato indenne il '900 senza essere minimamente contagiata dai tanti tentativi di rinnovamento posti in essere dai movimenti nati dal secondo dopoguerra in poi. Oggi ce la ritroviamo più viva che mai nel solco della tradizione ma rinnovata nei temi, matura nella parola, rigorosa nella consueta impostazione metrica. Autore delle sillogi "Miscugghi di pinseri"(1987), "Varchi a mari"(1990), "Ali di fantasia"(1997),"Muddicheddi"(2003); "L'urtimi Vamparigghi" è la sua quinta fatica, certo la più matura; non ancora "L'urtima", si spera.
Nota a cura di Santo Privitera.

 

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