Cinesicilia, Isabella Arnaud e Giovanni Virgilio
Presentano:
 
VolaVola
di Berardo Carboni
 
12 Dicembre  Anteprima Nazionale
Sala interna Cortile Platamone
ingresso Via Biscari
e
presentazione del documentario sulle origini di William
Shakespeare. Matteo Barzini, regista,esporra' il progetto

 
 
L'evento è realizzato in collaborazione con la Catania Film Commission
 
   esposizione del progetto
                        
Ore 17.30 –  Il sindaco di Catania, sen. Raffaele Stancanelli, e l'assessore alla Cultura del comune di Catania, on. Fabio Fatuzzo, porteranno il loro saluto e presenzieranno all'evento, che è stato realizzato con la collaborazione della Catania Film Commission coordinata dalla dott.ssa Giusy Balsamo.
A seguire la proiezione del lungometraggio animato “Vola Vola”e presentazione del progetto documentario“Shakspeare è Cosa Nostra ” per la stampa e per le istituzioni.   Inoltre sara’ allestita una mostra omaggio a Marcel Duchamp. 
Ore 19.30 – Cocktail con l’accompagnamento musicale di chitarra e voce di Cristina Russo;
Ore 22.00 – Inizio Concerto dei Siculounge Project e Nakaira per il grande pubblico con la proiezione senza colonna sonora originale del lungometraggio animato “Vola Vola” e il collegamento con l’attore Alessandro Haber direttamente dal “Teatro Carcano” di Milano;
  VolaVola,                           
 il lungometraggio girato da Berardo Carboni nel mondo virtuale di Second Life e con la collaborazione produttiva di Arnaldo Guido, è stato presentato in anteprima mondiale il 2 novembre 2009 a Parigi, alla Géode, nel Parc de la Villette.
Per l’anteprima internazionale è stata scelta una struttura molto particolare e avveniristica: la gigantesca cupola della Géode, che vanta un cinema da 400 posti con uno schermo emisferico di 1000 metri quadri di superficie e 26 metri di diametro.
 
Durante la conferenza stampa sarà annunciata la produzione del film con attori reali, infatti questo lungometraggio d’animazione fa parte dell’opera cinematografica definitiva.
Vola Vola animato è lo storyboard del film coprodotto da Cinesicilia e Isabella Arnaud.
 
VolaVola è un film  innovativo: infatti per la prima volta è stata utilizzata la tecnica del machinima per realizzare un lungometraggio con impianto narrativo tradizionale.
Con VolaVola Berardo Carboni e il gruppo hanno dimostrato che con questa tecnica si può raccontare qualsiasi tipo di storia, sfuggendo alle maglie delle narrazioni incentrate sulle stranezze e sulle bizzarrie dei mondi virtuali.
La trama di VolaVola è quella di un film classico. Il regista, pur tenendo conto delle peculiarità di Second Life e del machinima, è riuscito a esprimere pienamente il suo stile, senza sacrificare alla tecnologia i valori drammatici ed emozionali che contraddistinguono il suo lavoro.
 
Come ha scritto lo scrittore Bruce Sterling dopo aver visto le prime immagini del film, “questo mashup di machinima e Second Life – pensato come un film a soggetto- è veramente disorientante. Ed è un prodotto italiano. Pare che al video stia accadendo qualcosa di grande e di forte”.
 
Vola Vola è stato realizzato da una crew internazionale, ha beneficiato dell’apporto di competenze tecniche specifiche di alcuni dei maggiori esperti delle tecnologie applicate al machinima, i quali hanno lavorato per mesi a stretto contatto nel mondo virtuale ma dislocati in diversi continenti nella realtà fisica.
 
Come spiega Berardo Carboni, il regista di VolaVola, “con questo film si apre una breccia nel mondo dell’animazione. Si inaugura una nuova strada, un nuovo genere, che non è cinema dal vero ma neanche animazione, è una sorta di teatro di burattini virtuale in un contesto interattivo il cui stage, grazie alla Rete, è il mondo intero. Il fatto che personaggi e scene sono preesistenti e reperibili nel web riduce enormemente i costi di lavorazione.
Questo tipo di cinema è destinato ad avere successo anche per questo, perché è interattivo ed è economico”.
 
 
 
La Trama
 
VolaVola è una storia corale nella quale si intrecciano stili di vita, sentimenti e visioni del mondo di tre diverse generazioni.
Nel corso del racconto le vicende dei personaggi, all’inizio apparentemente slegate, si intersecano fino a svelare i rapporti esistenti tra i protagonisti, membri di un’unica famiglia. 
Le tre coppie centrali sono formate da Ugo e Francesca, Annalisa e Carlo, Matteo e Sofia.
  
Ugo e Francesca, cresciuti in un mondo ormai lontano, in cui i media non avevano un ruolo centrale nella formazione delle coscienze e nella definizione dei bisogni, vivono il presente spaesati, pervasi da un profondo senso di nostalgia e alla costante ricerca di un nuovo equilibro e di una nuova armonia, elementi persi forse in modo irreversibile.
 
Annalisa e Carlo sono invece cresciuti nella società dello spettacolo e sentono la necessità di farne parte, di essere per sempre belli e famosi come nelle soap. Annalisa è una giornalista stimata ma non più giovane, non riesce ad accettare l’idea del tempo che passa e che inevitabilmente lascia segni sul suo corpo; Carlo è più giovane ma non ancora affermato e ha la sua ambizione: i due hanno bisogno l’uno dell’altra ma incomprensioni, egoismi e smania di successo creano una miscela esplosiva che trascina la loro storia in una spirale di crescente follia.
 
Matteo e Sofia stanno crescendo adesso, nell’era di internet, si sentono distanti dai modelli del passato, esprimono le proprie identità con strumenti nuovi, il loro è un futuro tanto pieno di speranze quanto di incertezze,  perché è difficile ordinare i propri sogni senza modelli e punti di riferimento. La loro vicenda resta sospesa in un clima onirico e si conclude in un intervallo spazio-temporale non più lineare, come succede sempre nei sogni, nei miti e negli istanti di felicità pura.
 
 Il film in machinima.
 
Il film, che dura 90 minuti, è costato 130.000 euro, budget dunque molto ridotto rispetto a quello destinato alla realizzazione di un film d’animazione tradizionale, che può impegnare fino a molti milioni di euro.
Protagonisti di VolaVola sono degli avatar, ovvero dei personaggi virtuali che esistono solo in Second Life, a eccezione di Ugo, il cui avatar è stato attoreggiato a immagine dell’attore Alessandro Haber .
Tra gli attori virtuali, ci sono anche avatar già noti all’universo sintetico come Aimee Weber, una delle più famose creatrici di contenuti del mondo virtuale di Second Life, che partecipa al film recitando se stessa ed è stata doppiata da Sabrina Impacciatore.
 
 
 
Il “film dal vero”
 
Lo stesso soggetto del lungometraggio girato in Second Life sarà utilizzato da Carboni per realizzare un film in mixed reality, ovvero girato in parte nel mondo reale, con attori veri, e in parte in Second Life, con avatar e paesaggi virtuali. Il film sarà coprodotto da Cinesicilia s.r.l. e Isabella Arnaud. Le riprese partiranno dalla primavera 2010 e si girerà tra Roma e Catania.
 
Che cos’è Second Life?
 
Second Life è un mondo virtuale, ovvero un mondo che esiste esclusivamente nel web. Creato nel  2003 dai Linden Lab, conta oggi più di 18 milioni di residenti. All’interno di Second Life circola una valuta interna, il Linden Dollar.
 
Che cos’è il machinima?
 
Il machinima è una tecnica che consente di riprendere sequenze all’interno di videogames e mondi virtuali. Non si utilizzano videocamere dotate con ottiche particolari che possano interagire con il mondo virtuale: si usano strumenti in dotazione con il videogame o con il mondo virtuale stesso. Per questo motivo, un lavoro come quello di Carboni riveste ancor più un carattere di virtuosismo e di opera pionieristica.
 
 
Il Regista
 
Berardo Carboni, nato a Pescara nel 1975, ha realizzato cortometraggi e documentari come Roma, in quel niente, che vede la partecipazione tra gli altri dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; dal 2000 collabora con Lara Favaretto alla realizzazione di video per il circuito dell’arte.
Sempre con Favaretto, nel 2003 ha completato la lavorazione de tv-movie Buco nell’acqua, una docu-fiction girata a Cuba, interpretata da Sandra Milo e prodotta da Kublakhan per Mediatrade.
Dal 2004 al 2007 realizza l’operazione-film Shooting Silvio.
Shooting Silvio, prodotto e distribuito al cinema da Cinedance anche grazie ad una sottoscrizione popolare, selezionato in importanti festival internazionali - Festa del Cinema di Roma, Annecy Cinema Italien,  Molodist Film Festival di Kiev,  Tiburon Film Festival, premio miglior regia Gallio Film Festival, è stato acquistato da Sky Cinema e dalla 20th Century Fox per la distribuzione homevideo.
 
                                                         
Note di regia
              
“Entrare in un mondo sintetico è certamente una fuga e tutte le fughe sono
   intrinsecamente dichiarazioni politiche”.
                                                                                                        Edward Castronova
                                                                                                                                                                                
Per costruire “Vola Vola” mi sono immerso in un mondo virtuale per più di un anno, dapprima ho dovuto  capirne gli usi e le regole e poi ho avuto la necessità di forzarle ai miei bisogni, di inventare strumenti nuovi.
 
Eppure “Vola Vola” non induce a nessuna fuga, ma è anzi un invito alla ricerca; è recitato da avatar ma è visceralmente un film sugli esseri umani.
 
Ho provato a descrivere come la scelta di determinati media influisca sulla visione del mondo di una generazione: sulla definizione dei bisogni e la scelta delle aspirazioni, contemporaneamente ho tentato di mostrare come sia sempre più complesso stabilire cosa sia reale e cosa una narrazione, soprattutto però ho voluto raccontare l’inevitabile opacizzarsi delle emozioni e il bisogno di non arrendersi all’abitudine, il bisogno di continuare a cercare.
 
Sono convinto che nei momenti bui si debba proteggere tutto ciò che nonostante l’oscurità’ dei tempi induce a far luce su se stessi e a diventare così più compiutamente umani.
 
 
Presentazione del documentario sulle origini di William
Shakespeare di Matteo Barzini

 
Alcune biografie esordiscono: “Tutto quello che sappiamo
di William Shakespeare è che nacque nell'aprile del 1564
(fu battezzato il 26, ma per tradizione la nascita si
celebra il 23, giorno di San Giorgio patrono della nazione)
a Stradford-Upon-Avon, grosso centro del Warwickshire, a
nord-ovest di Londra, vi si sposò a diciotto anni, nel
novembre del 1582 con Anne Hathawayvi, ebbe figli: Susanna a
cui seguirono nel 1585 due gemelli, Hamnet e Judith, andò
a Londra dove fece l’attore e scrisse opere di poesia e di
teatro, tornò a Stratford, vi fece testamento, vi morì
nel 1616, a 52 anni, lì fu sepolto.”La notevole mole di
notizie scritte dai suoi biografi contribuisce però solo a
formare una cornice all’interno della quale William
Shakespeare resta inafferrabile.
Su di lui sono stati scritti un'infinità di libri, sono
stati effettuati anni di pazienti ricerche nel tentativo di
risolvere un unico fondamentale imbarazzante quesito: Qual
è il  mistero che avvolge la vita di  William Shakespeare?
Può essere davvero una nuova questione omerica dei tempi
moderni.
Si cerchera'di approfindere una delle tesi che legha la
paternità delle più grandi opere di drammaturgia di
tutti i tempi alla cultura siciliana e che è stata ripresa
da diverse riviste nazionali e internazionali, arrivando ad
essere oggetto di discussione in diverse università
d’oltremanica e americane tanto da suggerire al
prestigioso Times di Londra di affrontare l’argomento con
alcuni articoli sul tema.

La produzione intende dunque approfondire e divulgare “la
questione omerica dei tempi moderni” con una docu-fiction
innovativa che, da una parte, seguirà i filoni di ricerca
del prof. Iuvara e, dall’altra, indagherà sugli aspetti
ancora irrisolti della biografia del grande drammaturgo e le
altre tesi elaborate nel corso degli ultimi due secoli sulla
sua vera identità di William Shakespeare.
 
 
 
 
 
 
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