Rami che cantano:
la zampogna in Sicilia e gli aerofoni a bordone nel Mondo
Catania, 31 ottobre - 8 novembre 2009
Castello Ursino, Lomax, Monastero dei Benedettini,
Centro Zo, Chiostro San Giuliano (CGIL), Via Crociferi
Sab 31 ott Castello Ursino, P.za Federico II di Svevia
- Ore 16,30 Presentazione del libro La Zampogna a Chiave in Sicilia, di Sergio
Bonanzinga (Fondazione Buttitta, Palermo 2006).
Relatore prof. Gaetano Pennino (Casa Museo Antonino Uccello, Palazzolo Acreide, SR).
Con la partecipazione di Benedetto Miceli e Salvatore Modica, cantori e suonatori di zampogna a chiave di Monreale.
- Ore 18 ZampognArea Inaugurazione della mostra di strumenti musicali
Gio 5 nov Castello Ursino, P.za Federico II di Svevia
- Ore 18 Presentazione del libro U Ballettu (Cavallotto, Catania 2009), a cura di Margherita Badalà e Fabio Tricomi, proiezione del documentario di Marcello Trovato allegato al libro e dimostrazione del repertorio di ballu supra 'a ciaramedda, con la partecipazione di Salvatore Vinci e Felice Currò, suonatori tradizionali dei Peloritani.
- Ore 19,30 OPENING
Festa d'apertura, aperitivo e concerto inaugurale
Ven 6 nov Università Di Catania, Via Gisira
- Ore 10: Incontro sulla cultura e l'arte aborigena: L'etnia Yolngu e il rapporto con il territorio. Relazione di Senra Dhangal Gurruwiwi (Australia)
Introduce Stefano Spoto, coordina il prof. Alessandro Lutri (Università di Catania). A seguire proiezione di un film documentario sulla vita degli Aborigeni in Australia.
- Ven 6 nov Sala Lomax, Via Fornai
- Ore 17.00 Incontro con Andrea Pisu: Launeddas: storia, repertorio, tecniche esecutive tradizionali e sperimentali
- Ore 21,30: MARRANZANITE Concerto dedicato al marranzano e alle sue (€5 /rid. 4) innumerevoli manifestazioni, in Sicilia e nel Mondo
Leo Tadagawa (Giappone)
Vladiswar Nadishana (Siberia)
Lucy Wright (Inghilterra/Irlanda)
Giorgio Maltese
Pippo Distefano
Puccio Castrogiovanni
Fabio Tricomi
Luca Recupero
E con la partecipazione speciale di Rita Botto
Sab 7 nov Monastero dei Benedettini (Coro di Notte) P.za Dante
- Ore 10: Tavola Rotonda sulle zampogne in Sicilia e gli aerofoni a bordone nel mondo, con relazioni di Mario Sarica (Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Gesso, Me), Maurizio Cuzzocrea (ZampognArea, Calabria), Tommaso Sollazzo (Cilento, Campania), Andrea Pisu (Sardegna), Djalu Gurruwiwi (Australia)
- Ore 12: Concerto per zampogne, clarinetti ed elettronica
Con Ensemble Càlamus, Massimo Carlentini, Franco Barbanera, Giancarlo Parisi, Tommaso Sollazzo, Antonio e Nicola Cortazzo
Musiche e arrangiamenti di Carlentini, Alessi, Parisi, Salfi.
Una produzione di Area Sud/ZampognArea
Introduce il concerto Riccardo Insolia (Ist. Mus. Vincenzo Bellini).
Sab 7 nov Zo Centro Culture Contemporanee, Piazzale Asia
- Ore 21,00: RAMI CHE CANTANO
(€8 /rid. 6) Sicilia incontra il Mondo 3: Concerto interculturale per zampogne ed aerofoni a bordone, con
Sostene Puglisi (ciaramedda a paru, Peloritani, Sicilia)
Djalu Gurruwiwi (didjeridoo, Australia)
Andrea Pisu (launeddas e electronettas, Sardegna)
Vladisvar Nadishana (kalyuka, futujara, Siberia)
Giancarlo Parisi (zampogna cromatica, Messina, Sicilia)
Tommaso Sollazzo, Antonio e Nicola Cortazzo (zampogna a chiave e ciaramella, Cilento, Campania)
Fabio Tricomi (marranzano e tamburello, Catania, Sicilia)
Ipercussonici & session (Sicilia/world)
Chiostro San Giuliano (CGIL), Via Crociferi
- Dom 8 nov Raduno della Zampogna e Festa Finale
- Dalle 10: Mercatino degli strumenti musicali, Laboratori musicali e di danza popolare, incontri con gli zampognari, libera aggregazione musicale nel chiostro e lungo la Via Crociferi.
- ore 19 Raduno degli Zampognari coordinato da Pietro Cernuto, con la partecipazione di numerosi zampognari, nziani e giovani, delle diverse provincie e aree della Sicilia.
- ore 21,30 SONU 'I BALLU: Festa finale con ballettu e danze popolari.
- Sab 31 ott, h 16,30 - Castello Ursino
Presentazione del libro La Zampogna a Chiave in Sicilia, di Sergio Bonanzinga (Fondazione Buttitta, Palermo 2006). Relatore prof. Gaetano Pennino (Casa Museo Antonino Uccello, Palazzolo Acreide, SR).
Con la partecipazione di Benedetto Miceli e Salvatore Modica, cantori e suonatori di zampogna a chiave di Monreale.
- Gio 5 nov, h 18.00 - Castello Ursino
Presentazione del libro U Ballettu (Cavallotto, Catania 2009), a cura di Margherita Badalà e Fabio Tricomi, proiezione del documentario di Marcello Trovato allegato al libro, e dimostrazione del repertorio di ballu supra 'a ciaramedda, con la partecipazione di Salvatore Vinci e Felice Currò, suonatori tradizionali dei Peloritani.
- Ven 6 nov, h 10.00 - Università Di Catania, Via Gisira
Incontro sulla cultura e l'arte aborigena: L'etnia Yolngu e il rapporto con il territorio.
Relazione di Senra Dhangal Gurruwiwi (Australia). Introduce Stefano Spoto, coordina il prof. Alessandro Lutri (Università di Catania). A seguire proiezione di un film documentario sulla vita degli Aborigeni in Australia.
- Ven 6 nov, h 17.00 - Lomax, Via Fornai
Incontro con Andrea Pisu: Launeddas: storia, repertorio, tecniche esecutive tradizionali e sperimentali
- Sab 7 nov, h 10.00 - Monastero dei Benedettini, (Coro di Notte)
Tavola Rotonda sulle zampogne in Sicilia e gli aerofoni a bordone nel mondo, con relazioni di Mario Sarica (Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Gesso, Me), Maurizio Cuzzocrea (ZampognArea, Calabria), Tommaso Sollazzo (Cilento, Campania), Andrea Pisu (Sardegna), Djalu Gurruwiwi (Australia)
- Dom 8 nov, h 10.00-19.00 - Chiostro San Giuliano (CGIL), Via Crociferi
Ore 12.00 Incontro con Tommaso Sollazzo, Antonio e Nicola Cortazzo
Accordatura e repertorio di zampogna a chiave e ciaramella nel Cilento
Ore 15.00 Incontro con Pietro Cernuto, Sostene Puglisi e Nunzio Famà,
Ciaramedda a paru, accordatura, repertorio e tecniche esecutive
La mostra di strumenti musicali di questa edizione si inserisce nel contesto di ZampognArea, un progetto itinerante a carattere nazionale, finalizzato alla promozione e valorizzazione di una rete di risorse legate al mondo degli strumenti tradizionali e nella quale sono attivi ricercatori, musicisti, liutai, sia personalmente, sia tramite associazioni e centri di ricerca e documentazione.
La Mostra comprenderà, accanto ad una panoramica sulle principali tipologie di strumenti musicali popolari siciliani, una ampia collezione di zampogne ed altri strumenti aerofoni provenienti sia dalla Sicilia che dal resto d'Italia e del Mondo. L'esposizione si terrà nella splendida cornice del Castello Ursino a Catania, che costituisce in sé un ulteriore motivo d'interesse per i visitatori della mostra, che sarà aperta dal 31 ottobre al 12 novembre (orari: 9.00-13.00 / 15.00-19.00)
- Ven 6 e sab 7 novembre, h 15.00-17.00 - Lomax
Djalu Gurruwiwi, Didjeridoo Tecniche tradizionali dell'Arnhem Land (50€)
- Ven 6 nov, h 19.00 21.00 - Lomax
Fabio Tricomi, Marranzano: le tecniche tradizionali in Sicilia (20€)
- Sab 7 nov, h 17.00 19.00 - Lomax
Nadishana, Tecniche esecutive su flauti armonici e Futujara (20€)
- Dom 8 nov, h 10.00 12.00 - Chiostro San Giuliano (CGIL)
Fabio Tricomi, Il tamburello nell''accompagnamento delle danze tranze tradizionali (20€)
- Dom 8 nov, h 17.00 19.00 - Chiostro San Giuliano (CGIL)
Margherita Badalà, Ballettu, ballu supra a' ciaramedda, e danze tradizionali dei monti Peloritani (10€)
* Tessera abbonamento per tutti i laboratori in programma: 80€
Sabato 31 ottobre alle ore 16,30 si accenderanno i riflettori sulla 3° edizione del Marranzano World Festival, che dal 2005 riunisce a Catania musicisti ed appassionati da tutto il mondo con un ricco programma di Concerti, Conferenze, Incontri e Laboratori dedicati al mondo degli strumenti musicali tradizionali. Il pubblico avrà anche in questo caso la possibilità unica di ascoltare strumenti rari e inusuali, e contemporaneamente di riscoprire quelli della tradizione Siciliana.
Questa edizione ha il suo focus sulle zampogne in Sicilia e sugli aerofoni policalami o a bordone nel Mondo, e sarà inaugurata il 31 ottobre alle 16,30 al Castello Ursino con la presentazione del libro La Zampogna a chiave in Sicilia, curato dal prof. Sergio Bonanzinga e pubblicato dalla Fondazione Ignazio Buttitta di Palermo. Relatore sarà il prof. Gaetano Pennino, direttore della Casa Museo Antonino Uccello. La presentazione comprende un intervento musicale da parte di Benedetto Miceli e Salvatore Modica, tra gli ultimi custodi della tradizione della particolarissima zampogna a chiave di Monreale, con il contributo anche di Giancarlo Parisi, che illustrerà il repertorio della ciaramedda a paru diffusa invece in Sicilia nord-orientale.
Sarà dunque proprio il suono delle zampogne ad inaugurare la mostra di strumenti musicali, che costituisce da sempre un ingrediente importante del MWF ed in questo caso inserita nel percorso di ZampognArea, un progetto itinerante finalizzato alla promozione e valorizzazione degli strumenti tradizionali, nel quale sono attivi ricercatori, musicisti, liutai, sia personalmente, sia tramite associazioni e centri di ricerca.
La mostra comprenderà, accanto ad una panoramica sulle principali tipologie di strumenti musicali popolari siciliani, una ampia collezione di zampogne ed altri strumenti aerofoni provenienti sia dalla Sicilia che dal resto d'Italia e del Mondo. La mostra resterà aperta fino al 12 novembre nella splendida cornice del Castello Ursino, dove si terranno anche visite guidate e lezioni-concerto per le scuole della provincia di Catania.
L'incontro sarà anche occasione per presentare alla cittadinanza ed alla stampa il ricco programma del Festival, che comprende virtuosi musicisti provenienti da varie parti della Sicilia e prestigiosi ospiti provenienti da Australia, Giappone, Siberia, Inghilterra, Sardegna, Calabria e Campania, esponenti delle più diverse interpretazioni su strumenti come zampogne, tamburello, marranzano, ma anche didjeridoo, launeddas, e fujara: dalla permanenza di antichi repertori tramandati oralmente alle sperimentazioni più attuali.
Alla presentazione saranno presenti esponenti delle istituzioni e delle diverse associazioni e realtà che hanno promosso il festival, ideato e coordinato da MoMu Mondo di Musica, ma che non sarebbe stato possibile senza la fondamentale collaborazione di molti operatori e associazioni che in vario modo e con grande generosità hanno contribuito alla sua realizzazione, partecipando insieme ad un processo collettivo di rivalutazione del centro storico di Catania e della cultura siciliana in generale: Università di Catania, Università di Udine, Fondazione Ignazio Buttitta, Librerie Cavallotto, Area Sud, ZampognArea, Lomax, Centro Zo, Associazione Musicale Etnea, CGIL Catania, Ass. Darshan, Lapis, Bad, Globetrotter, La Casina di Catania. Con il contributo e il patrocinio di Provincia Regionale di Catania, Regione Siciliana, Comune di Catania,
Programma completo, informazioni e contatti nel sito http://www.marranzanoworldfestival.it
Djalu Gurruwiwi (Australia)
Djalu Gurruwiwi, creatore e suonatore di yidaki (didjeridoo), è uno dei membri più anziani ed importanti del clan dei Galpu dell'etnia Yolngu (considerati i principali custodi dello strumento), e considerato l'ultima figura di culto di Arnhem Land, la terra d'origine di questo antico strumento.
Il ruolo di Djalu nel mondo del didgeridoo gli è stato tramandato dal padre, una celebre guida del clan dei Yolngu, che ha lasciato al figlio in eredità la responsabilità di custodire la cultura legata allo Yidaki, il didgeridoo del clan dei Galpu. Collegate allo Yidaki ci sono molte conoscenze e pratiche culturali sacre e segrete che sono appunto custodite da autorità religiose come Djalu.
Vladiswar Nadishana (Siberia)
Vladiswar Nadishana è un virtuoso polistrumentista proveniente dalla regione di Kuzhebar, Siberia del Sud, dove ha ideato il suo "dipartimento di microchirurgia sonora" laboratorio per studi creativi sulle sonorità degli strumenti tradizionali e sul rapporto tra il suono e il corpo umano, dal 2005 vive a Berlino.
Compositore, produttore musicale, video artista, costruttore e inventore di strumenti, ha costruito un approccio personale con molti strumenti della tradizione sud-siberiana e di altre culture, tra cui scacciapensieri e flauti armonici come kalyuka e fujara. Nel corso degli anni ha saputo modificare alcune tecniche dell'uso tradizionale di questi strumenti, forzandone i limiti con innovazioni e sperimentazioni costruttive e reinventandone in certi casi radicalmente la sonorità.
Leo Tadagawa (Giappone)
Leo Tadagawa (Giappone), ricercatore e musicista poliedrico, ha fondato nel 1990 l'Associazione Giapponese per gli Scacciapensieri (NKK), pubblicando per molti anni il bimestrale Koukin Journal. E' uno dei fondatori della International Jew's Harp Society, considerato uno dei massimi esperti sulla storia e le tecniche esecutive degli scacciapensieri in Asia ed Estremo Oriente.
Lucy Wright (Inghilterra)
Figlia d'arte all'interno della Wright Family, canta e suona fin da piccola seguendo la tradizione di famiglia legata ad un repertorio prevalentemente Irlandese (la famiglia era originaria di County Antrim, Irlanda del nord) ma composto anche da ballate e canzoni di tutte le isole britanniche. Impara a suonare lo scacciapensieri e il violino dal padre, e poi dallo zio John Wright, pioniere negli anni '70 della ricerca sullo scacciapensieri.
Andrea Pisu (Sardegna)
Andrea Pisu è un giovane virtuoso delle launeddas, che oscilla tra la tradizione più pura (allievo di Aurelio Porcu, fin da giovanissimo ha portato la tradizione di Villaputzu sui palchi di numerosi festival internazionali del folklore) e l'apertura verso la sperimentazione più sfrenata che lo ha portato ad ideare modifiche strutturali agli strumenti tradizionali (in modo da potere cambiare fino a quattro diverse tonalità senza cambiare strumento), ad essere pioniere delle nuovissime "Elettronettas" create da Francesco Caputzi, ed a cimentarsi nei più svariati generi, dal free jazz al rock, dalla musica classica al blues, venendo definito come un ponte tra la profonda tradizione e l'assoluta innovazione.
Sostene Puglisi (Mili s. Pietro, Messina)
Pastore da generazioni, cresciuto sugli impervi crinali dei Peloritani ha assorbito e vissuto con straordinaria abilità manuale tutte le tecniche di lavoro e le espressioni materiali dell'antica pratica pastorale. Già a 13 anni Sostene Puglisi era esperto nella costruzione di zammare e zammaruni (ance e clarinetti di canna semplici e doppi), frautu (flauto dirtto di canna), e frautu a paru (doppio flauto di canna) e nell'arte di cunzari e 'ccuddari 'a ciaramedda (preparazione e accordatura della zampogna a paro), al punto di imbarazzare in occasioni pubbliche i suonatori più anziani e rispettati del tempo.Oggi è considerato uno dei maggiori interpreti e un punto di riferimento nella cultura musicale pastorale, anziano depositario e custode di un ricco repertorio che va dalle novene devozionali alle musiche di festa (u ballettu innanzitutto), dal cantu supra 'a ciaramedda al'accompagnamento dei cufinara (portatori di uva durante la vendemmia)
Fabio Tricomi (Catania)
Polistrumentista e ricercatore catanese, affianca all'attività di concertista quella di etnomusicologo, di restauratore e di insegnante di strumenti antichi e tradizionali, alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna e in Stages in Italia e all'estero. L'esperienza sugli strumenti tradizionali unita alla pratica degli strumenti medioevali lo porta ad interessarsi all'interpretazione e alla riesecuzione della musica antica. Attualmente suona da solista e in gruppo nei più affermati ensemble e nelle più importanti rassegne di musica antica del mondo, incidendo con molte case discografiche. E' tra I maggiori conoscitori delle tecniche esecutive per tamburello e tamburi a cornice in Sicilia e nel Mediterraneo, e uno straordinario interprete dello stile tradizionale del marranzanu siciliano. E' fondatore del gruppo Al Qantarah, con il quale ha inciso due cd e si è esibito in importanti sedi internazionali.
Giancarlo Parisi (Messina)
Musicista e autore poliedrico, in costante ricerca, mantiene stretti legami con la tradizione popolare mentre si dedica a progetti che spaziano dalla musica classica al jazz, dal teatro alla musica d'autore. Diplomatosi in flauto nel 1980 si dedica anche ai saxofoni ed infine al mondo degli aerofoni pastorali come zampogna e friscalettu.Nell'86 a Milano entra a fare parte della PFM, e da allora si susseguono le collaborazioni con importanti autori della scena nazionale e internazioanale (tra cui Eugenio Finardi, Fabrizio De Andrè, Vittorio Cosma, Mauro Pagani, Stewart Copeland, Faisal Taher, Carmen Consoli) Ha ideato una versione cromatica della zampogna a paru, realizzata attraverso l'aggiunta di alcune chiavi sulle canne melodiche, che gli permette di sfruttare il suono della zampogna nei più svariati contesti musicali.
Pietro Cernuto (Messina)
Diplomato in sassofono col massimo dei voti, attualmente primo sax tenore della banda musicale nazionale dell'esercito italiano, eppure mantiene il cordone ombelicale con le "timpe" peloritane, come prezioso suonatore di ciarammedda a paru e di friscaletto Dall'età di 10 anni si avvicina allo studio della zampogna a paro messinese grazie alla tradizione di famiglia trasmessagli dal nonno. Vincitore di diverse gare e rassegne per zampogna, nel 2002 vince il premio "zampogna d'oro" al festival internazionale della zampogna di Erice (TP).
E' l'ideatore ed il direttore artistico del raduno della zampogna "Nino Cannistrà" che dal 2004 è diventato un importante appuntamento che raccoglie nel paese di Fiumedinisi (ME) moltissimi suonatori da tutta la Sicilia ed oltre. Oggi, oltre a svolgere una intensa attività concertistica col gruppo Unavantaluna, conduce, in varie parti dell'Italia, corsi e stage sulle tecniche di esecuzione, di interpretazione e di costruzione, sia della zampogna a paro messinese, che del flauto di canna siciliano.
Puccio Castrogiovanni (Catania)
Nato a Catania nel 1962 da una famiglia di artisti e musicisti (uno fra tutti: Turi Pandolfini, il bisnonno, famoso attore di teatro e cinema che qualcuno ricorderà negli innumerevoli film con Totò e Angelo Musco). Comincia fin da piccolo a studiare il piano e a suonare il marranzano e la chitarra in vari gruppi folcloristici di Catania e Acireale; insieme a Gionni Allegra fa parte della cooperativa La prova d'insieme nella quale incontrano Picchio Manzone; in seguito suona in vari gruppi, fra cui Le fronne di Giampiero Mazzone e gli Azziddichi, gruppo di formazione familiare.
Sempre insieme a Gionni, fonda con gli altri i Lautari, con cui da circa vent'anni svolge un'intensa attività concertistica e discografica.
Suona indifferentemente svariati strumenti etnici: dalle tastiere ai plettri, dai fiati alle percussioni. Appassionato di liuteria, possiede una variegata collezione di strumenti delle tradizioni popolari.
Ipercussonici (Catania/World)
Il gruppo catanese che lavora da anni sull'incrocio tra le tradizioni musicali fornirà un supporto ritmico al dialogo tra le diverse culture sonore rappresentate nel festival. Tommaso Sollazzo, Antonio e Nicola Cortazzo (Cilento/ Campania) Provenienti dal Cilento, territorio ad alta vocazione musicale, sia per la costruzione degli strumenti tradizionali, sia per la pratica del repertorio, rappresentano la vitalità della musica di tradizione orale perché eredi di una delle più antiche famiglie di suonatori. Utilizzano zampogna a chiave, ciaramella e organetto con i quali eseguono brani strumentali quali patorali e tarantelle.
Franco Barbanera
Musicista provenite inizialmente da studi classici, nel gruppo musicale Nakaira di cui attualmente fa parte, ha indirizzato con entusiasmo i propri interessi nell'esecuzione e nella ricerca di brani popolari delle varie tradizioni etniche, soprattutto di origine balcanica e mediterranea.
Massimo Carlentini
Diplomato in Pianoforte e in Musica Elettronica. Ha seguito varie masterclasse di composizione con E. Morricone, K. Stockhausen, B. Truax etc. Sue musiche sono state selezionate ed eseguite in vari festival nazionali ed internazionali in Italia, Cile, PortoRico, Inghilterra, Francia, Corea, Stati Uniti, Canada, Australia e suoi brani sono stati pubblicati da diverse case editrici in Italia ed all'estero.
E' stato premiato al XXII° Concorso Internazionale "Luigi Russolo" (Varese, 2000), International Electro-acoustic Music Competition "Musica Nova" (Praga, 2001), International Computer Music Conference (L'Avana, 2001), 29th e 32 International Competition of Electroacoustic Music and Sonic Art (Bourges, 2002, Bourges 2005).
Ensemble Calamus
L'ensemble di clarinetti Càlamus è formato da musicisti provenienti dalle Scuole di clarinetto dell' Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania con un organico variabile da 5 a 30 elementi. Il repertorio dell'ensemble, sia originale che in trascrizioni, comprende composizioni dal barocco alla musica contemporanea intercettando anche brani di musica etnica e jazzistica. L'ensemble Càlamus è composto da Carmelo Dell'Acqua (responsabile musicale), Raffaele Della Porta, Giuseppe Dugo, Alberto Fichera, Vanessa Grasso, Angela Longo, Mirko Russo, Carmelo Garofalo, Davide Milioto, Salvatore Paci, Maria Grazia Campisi, Concetta Sapienza, Lucia Serra, Davide Santonocito(percussioni) Margherita Badalà, Danzatrice, Danzaterapista e Feldenkrais Practictioner, è ricercatrice e insegnante delle Danze Tradizionali del sud Italia. Si occupa di Danzateatro, ha creato la Compagnia "Danzataranta" e collabora con diversi gruppi teatrali e di musica popolare. Vive a Catania e diffonde le sue conoscenze tramite l'Associazione Culturale "Danza E-Mozione".