"Antologica" Personale di pittura dei fratelli Brancato Mostra permanente
La Mostra permanente resterà aperta dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
La nostra Amministrazione Comunale ha già dimostrato in numerose occasioni di considerare la cultura a l'Arte come risorse imprescindibili per lo sviluppo sociale ed anche economico della nostra città.
È questo lo spirito con cui oggi ospitiamo la mostra permanente dei F.lli Antonio e Tano Brancato, che lasciano ravvisare attraverso i loro dipinti, con ampi campi di colore timbrico, il riapparire di una serenità allo stesso tempo sobria e solare che rievoca antichi miti attualizzati e resi vivi nel rapporto con le nostre inquietudini di uomini dell'età del presente.
Sen. Avv.Raffaele Stancanelli
Sindaco di Catania
Sono fermamente convinto che fra i compiti istituzionali dell'Assessorato alla Cultura, vada annoverata la promozione di quelle forze vive che territorialmente e non solo, siano in grado di fornire alla cittadinanza stimoli, strumenti di crescita umana e culturale, momenti di riflessione.
E' con soddisfazione dunque che abbiamo deciso di ospitare in maniera permanente la mostra dei F.lli Antonio e Tano Brancato ( Floridia - SR 1937) dal titolo "Antologica", dopo l'ampio consenso di pubblico e di critica ottenuto. Questi due artisti infatti negli anni si sono distinti per la peculiare autenticità di un linguaggio pittorico che spazia tra memoria ed invenzione, dove la prima fa da testo ad ogni immaginario e la seconda da provocazione contro l'ortodossia di ogni accademia, sia avanguardistica che tradizionale.
Una grande opportunità per coloro che vorranno cercare emozioni e suggestioni a contatto di opere che si muovono fra spazi fantastici e luoghi della memoria.
Una certa vitalità caratterizza le loro ultime opere, la cui tessitura pittorica è giocata da figure, oggetti e forme geometriche, dalle apparenti connotazioni simboliche.
Dei F.lli Antonio e Tano Brancato ci ha colpito il tono ironico e favolistico, in cui è evidente ravvisare un mondo immaginario ricco di intenti e di sensibilità.
Una pittura che veicola il senso più profondo del nostro passato in cui contemporaneamente trapela una esaltante modernità.
On. Prof. Fabio Fatuzzo
Assessore alla Cultura
Tano Brancato
CENNI BIOGRAFICI
Tano Brancato è nato a Floridia (SR) nel 1937.
Fino al 2005 è stato titolare della cattedra di Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Catania.
A partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta la sua attività artistica è andata articolandosi attraverso esperienze diverse che vanno da un primo realismo espressionista di ascendenza simbolica ad un espressionismo di Nuova Figurazione. In quegli anni è presente a numerose rassegne tra cui: III Mostra Nazionale d'Arte Giovanile, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1958; Mostra Dei Premi, Accademia di Belle Arti - Napoli, 1963; Proposta'66 Rassegna - Documento D'Arte Nuova, a cura di Luca Castellano, Napoli, 1966.
Negli anni Settanta si dedica all'acquaforte e recupera la tecnica antica del sapere rinascimentale strutturata in ludiche e oniriche composizioni metafisiche dal velato respiro autobiografico: opere le cui immagini sono giocate sul non senso, altalenate in uno spazio tutto bianco tra rispecchiamenti e ammiccamenti di secondo grado.
Il linguaggio alchemico di tale riscrittura è riletterarizzato da E. Sanguineti nell'acrostico Per Tano, del 1974, in occasione di una mostra personale tenuta a Salerno allo Studio Arti Visive Oggetto.
A Messina, nel 1975, partecipa a Mediterranea1 - Linea e Ricerca dell'Arte Italiana a cura di G. Giuffré, F. Grasso, D. Micacchi, T. Trini, L. Trucchi. Nel 1977 a Mediterranea 2 - Internazionale Locale a cura di F. Gallo e I. Mussa, nel 1978 ad Arte Fiera '78 Standone a cura di H. Suttone e T. Trini e a Grafica'78 Internazionale, Museo Nazionale di Messina.
Sul finire degli anni Settanta, la sottile ironia e il recupero dell'arte antica, ancora più interiorizzati dalla ripresa dello studio iconologico e antropologico dell'immaginario, danno vita ad un ordito formale e concettuale che è approdo sicuro a nuove configurazioni estranee al tempo presente la cui fabula ideativa è sempre strutturata a più specchi.
Nel 1981 aderisce alla nascita del gruppo Narcissus capeggiato e teorizzato da G. Di Genova. La prima esposizione, nel 1982, si tiene presso l'Istituto Italo- Latino - Americano di Roma; poi, ancora, a Roma, alla galleria Arti Visive; all'ExpoArte Arte di Bari; all'Art-Basel, a Basilea; alla galleria Plusart di Mestre; alla galleria Panta Arte di Como (1983), con un incontro -dibattito con gli artisti coordinato da G. Di Genova e L. Caramel, e alla galleria E. Pagano, a Bagheria. In questa fase narcissiana s'intrecciano epifaniche e sempre metaforiche "situazioni personali, come stanno ad attestare il pennello e il libro messi in mano al fanciullo divino che è senza dubbio un alter ego simbolico di Tano" (Di Genova).
Nel 1984 l'artista è presente a Milano, alla galleria Gian Ferrari, in Ut Pictura Poesis a cura di F. Gallo; vi ritorna nel 1986 con una personale insieme con il fratello Antonio, con un testo critico di V. Consolo. Nello stesso anno è invitato a partecipare a Index, presso la galleria d'Arte Moderna di Paternò, a cura di F. Gallo; a Orsa Maggiore presso la Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Termoli, ancora a cura di F. Gallo, e alla XI Quadriennale di Roma nella sezione Arte come storia dell'Arte. Nello stesso anno G.Gatt lo inserisce nell'antologia La Nuova Maniera Italiana, da lui curata ed edita da Giancarlo Politi.
Di singolare interesse sono le mostre del 1987: La Nuova Maniera Italiana, Palazzo dei Mercedari di Modica a cura di S. Guarino; Voglia di Scultura, galleria Gian Ferrari di Milano, a cura di C. Gian Ferrari, Aura Apprehensio, allo Space d'Arte Gambetta di Carcassone , a cura di F. Gallo.
Del 1989 sono le partecipazioni a Presenze Siciliane, Arte del XX Secolo, Complesso Monumentale San Michele a Ripa, Roma; al XVI Premio Sulmona con il gruppo La Nuova Maniera Italiana e a Santa Scolastica, a Bari, sempre con La Nuova Maniera Italiana, a cura di R. Bossaglia, G. Gatt, L. De Venere.
Negli anni Novanta, il rinnovato e singolare impianto compositivo ( come in Al mattino si sveglierà con un desiderio di viaggi, 1991-93) semplifica la presenza del paesaggio, facendo acquistare alle opere una maggiore intensità espressiva.
Nel 1991 la Regione Siciliana, Assessorato BB.CC. e della P.I., con la partecipazione dell'Università degli Studi di Catania, Facoltà di Lettere e Filosofia, lo invitano, insieme al fratello Antonio, ad organizzare una mostra antologica degli anni Ottanta negli spazi espositivi dell'Accademia di Belle Arti di Catania a cura di S. S. Nigro. Sempre nello stesso anno partecipa al XVIII Premio Sulmona, al Palazzo dell'Annunziata, Sulmona e a Lux Mundi, Albergo delle Povere, a Palermo, a cura di G. Bonanno, con testo di S. Rossi. Nel 1993 è al Premio Termoli, Sintesi antologica 1960/1992, alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea Castello Svevo, Termoli; nel 1994, con il gruppo Novorganismo a Catania, a cura di L. Brancato; alla galleria Cefaly, ancora a Catania, Pitture 1964-1994 e in Artisti al Museo a cura di L. Barbera, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina .
E' del 1995 una personale su invito del Comune di Valverde, con il fratello Antonio, a Villa Cosentino. Nel 1996 partecipa al XVIII Premio Sulmona, Palazzo dell'Annunziata di Sulmona; alla rassegna Circumnavigazione Arte Oggi a cura di E. Pagano, alla Frederich May Fundation University - Italian Department di Sydney ed alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Termoli, con Ultime Acquisizioni.
Giuseppe Frazzetto lo invita nel 1997 in Questione siciliana-temi della cultura artistica del '900, Museo Civico, Castello Ursino Catania, e nel 1998 al Museum di Ezio Pagano a cura di E. Di Stefano e G.Frazzetto, Bagheria (PA).
È presente in La pittura ritrovata a cura di A. R. Brizzi al Museo del Risorgimento, 1999, Roma.
Con l'arrivo del nuovo millennio l'opera all'interno della tela si fa più curvilinea e orbicolare. Rinnovata è la qualità espressiva, sia nei suoi moti stilistici e sia nei suoi moti simbolici. In questa fase sono presenti citazioni prese a prestito dalle proprie opere grafiche degli anni Settanta che, per il loro carattere visionario, magico e concettuale, risentono, sul piano del loro linguaggio formale ed espressivo, delle intrigate e favolose immagini alchemiche della Malinconia di Durer, dell'inestricabile linguaggio simbolico delle opere metafisiche di De Chirico e dell'ironica "leggerezza" alchemica di alcune opere di Duchamp. Questi motivi formali e concettuali, alleggeriti da una sottile ironia, ora si caratterizzano e si mescolano con maggiore consapevolezza, dando vita alla creazione di un'aura pittorica dal patos antico e contemporaneo.
Nel 2001 al Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900, G.Bargellini, con la Mostra Generazione Anni Trenta, Pieve di Cento, Bologna. Nel 2003 è invitato da F. Gallo alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzolo Acreide (SR) e nel 2004 è presente alla mostra Dalla Sicilia a Terni per San Valentino, Terni. Nello stesso anno è invitato da G. Frazzetto a partecipare alla mostra Ethos Etna presso la Galleria civica P. Giuffrida, Misterbianco (CT).
Nel 2005 è in Museum. Osservatorio dell'arte contemporanea in Sicilia a cura di E. Crispolti, E. Di Stefano, G. Dorfles, V. Fagone P. Nicita, Bagheria (PA) e in Percorsi Etici a cura di G. Radice, Galleria d'Arte Moderna Le ciminiere, Catania.
Nel 2006 è presente con una personale, insieme con il fratello Antonio, in Arte contemporanea e il sacro a cura di G. Frazzetto, Museo Diocesano, Catania. Nello stesso anno è al Castello Ursino di Catania in Arte di amare l'arte , a cura di M. Riposati e V. Anastasi, Ed. Carte Segrete e in Quaranta 50x50 a cura di V. Anastasi .
Nel 2007 partecipa a La scuola di Via del Bosco,a cura di V. Anastasi, Istituto Europeo Promozione Arte Contemporanea, Catania. Nello stesso anno Francesco Gallo lo invita alla mostra Agatarte organizzata dalla Galleria Dietro le Quinte a Catania. Sempre nel 2007 Lucio Barbera riorganizza Artisti al Museo, Teatro Vittorio Emanuele, Messina e nello stesso anno partecipa alla mostra Per una Pinacoteca d'Arte a Bronte voluta da N. Sciavarello e a cura di P. Giansiracusa e G. Radice, Bronte (CT).
È' del 2008 la sua partecipazione a I girasoli del girasole a cura di A. Scandurra presso la Galleria d'Arte Moderna Le Ciminiere di Catania e a Cielo e terra a cura di F. Altamura, Castello di Sperlinga, Sperlinga (EN). Nello stesso anno il critico e artista V. Conte lo invita alla Galleria L.I.B.R.A. Arte Contemporanea per la mostra Quadrato d'Arte, ricordo di Umberto Boccioni, Catania.
Nel 2009 Carlo Guarrera presenta in catalogo la personale Antonio e Tano Brancato presso la galleria Arte Contemporanea, Istituto Europeo d'Arte Contemporanea e nello stesso anno partecipa a Maestri dell'arte Moderna e Contemporanea, a cura di V. Anastasi, presso il Palazzo Platamone organizzata e programmata dalla Fondazione Calleri.
A Partire da Bosco Sacro del 1979, Tano Brancato, in <<Un gioco di memoria, di riflessioni, di specchi>> (Vincenzo Consolo), ha orientato consapevolmente il proprio linguaggio narcissiano verso un sentire originario e con una fascinazione tutta spaesante di immagini alchemiche, mitiche e favolistiche.
Antonio Brancato
CENNI BIOGRAFICI
Antonio Brancato è nato a Floridia (SR) nel 1937.
E'stato titolare della cattedra di Scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Catania fino al 2006. Diplomatosi nel 1956, all'istituto d'Arte di Catania, si iscrive nello stesso anno al corso di Scultura di Marino Marini, all'Accademia di Belle Arti di Brera. Sin dagli inizi il suo lavoro, in polemica con il neorealismo Guttusiano, si caratterizza per una componente visionaria di matrice espressionistica sospesa tra introspezione e sogno, di cui Lazzaro e Scipione ne erano i modelli.
Nel 1971 il suo lavoro, sino a quel periodo improntato ad un espressionismo di tipo gestuale, si orienta verso un espressionismo più mentale, nel quale è presente l'impostazione rinascimentale sia nella prospettiva che nelle citazioni storiche.
Nel 1975 la lezione di Durer e di Bachelard si fa più determinante, personalizzando in modo più decisivo la sua ricerca. Di questo periodo è, infatti, l'istallazione "La casa e il Bucranio" (omaggio a Bachelard) ottenuta attraverso otto lastre incise ad acquaforte che generano autocitazioni.
Nel 1981 partecipa alla nascita del gruppo "Narcisus", a cura di Giorgio Di Genova. La prima esposizione, nel 1982, si tiene presso l'Istituto Italo - Latino - Americano di Roma; ancora a Roma alla Galleria Arti Visive; segue all'Expo - Arte di Bari; ancora all'Art. Basel, a Basilea; alla Galleria Plusart di Mestre e nel 1983 alla Galleria Panta Arte di Como con un incontro - dibattito con gli artisti tenuto da Giorgio di Genova e Luciano Caramel; infine alla Galleria Ezio Pagano, a Bagheria.
Nel 1984 l'artista è presente a Milano alla Galleria Gian Ferrari, in "Ut Pictura Poesis" a cura di Francesco Gallo; vi ritorna nel 1986 con una doppia personale insieme al fratello Tano con un testo di Vincenzo Consolo.
Paolo Portoghese lo invita alla mostra "Lo studiolo di Francesco I e il suo doppio", Galleria Apollodoro - Roma.
Nello stesso anno è invitato a partecipare a "INDEX" presso la Galleria d'Arte Moderna di Paternò a cura di Francesco Gallo; a "Orsa Maggiore" presso la Galleria civica d'Arte Contemporanea di Termoli, ancora a cura di Francesco Gallo e alla "XI Quadriennale" di Roma nella sezione Arte come Storia dell'Arte.
Nello stesso anno è inserito nell'antologica "La Nuova Maniera Italiana" a cura di G. Gatt edita da Giancarlo Politi.
Di singolare interesse sono le mostre del 1987 "La Nuova Maniera Italiana", Palazzo dei Mercedari di Modica a cura di Sergio Guarino e "Voglia di Scultura" Galleria Gian Ferrari di Milano.
Nel 1989 è in "Presenze Siciliane", Arte del XX secolo, Complesso Monumentale San Michele a Ripa, Roma; al XVI Premio Sulmona con il gruppo "La Nuova Maniera Italiana" e in Santa Scolastica, a Bari, sempre con "La Nuova Maniera Italiana" a cura di Rossana Bosaglia, Giuseppe Gatt, Lia De Venere.
Nel 1991 la Regione Siciliana, Assessorato BB.CC. e della P.I., con la partecipazione dell'Università degli studi di Catania, Facoltà di Lettere e Filosofia, gli chiede una mostra antologica degli anni '80, con il fratello Tano, che si terrà negli spazi espositivi dell'Accademia di Belle Arti di Catania, a cura di Salvatore Nigro.
Nello stesso anno partecipa al XVIII Premio Sulmona, Palazzo dell'Annunziata, a "Lux Mundi", Albergo delle Povere, a Palermo, a cura di Giovanni Bonanno, con testo di Sergio Rossi.
Nel 1994, con il gruppo Novorganismo di Catania, a cura di Lucilla Brancato, alla Galleria Novorganismo; alla Galleria Cefaly, ancora a Catania 1964/1994 e in Artisti al Museo a cura di Lucio Barbera, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
E' del 1995 la doppia personale su invito del Comune di Valverde, con il fratello Tano, a Villa Costantino.
Sono nel 1996 le presenze alla rassegna "Circumnavigazione" Arte Oggi a cura di Ezio Pagano, alla Frederich May Fundation University - Italian Departiment di Sidney ed alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Termoli, con Ultime Acquisizioni.
Nel 1997 è invitato da Giuseppe Frazzetto in "Questione Siciliana" - temi della cultura Artistica del '900, Museo Civico, Castello Ursino - Catania; inoltre nel 1997 è la sua personale alla Fondazione Mazzullo di Taormina e nel 1998 al Museum di Ezio Pagano a cura di Eva Di Stefano e Giuseppe Frazzetto, Bagheria.
Nel 1999 è presente in "La Pittura Ritrovata" a cura di Arnaldo Romani Brizzi al Museo del Risorgimento, Roma e nel 2001 è presente al Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del 900 G. Bargellini con la mostra "Generazioni Anni Trenta" Piave di Cento, Bologna.
Nel 2003 è invitato da F. Gallo alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzolo Acreide (SR) e alla Fondazione Culturale Mondralisca, "Artisti siciliani contemporanei" a cura di Giuseppina Radice, Cefalù; dello stesso anno è la mostra "Fine Novecento" a cura di A. Mazzacchera e A. Romani Brizzi - Comune di Cagli.
Nel 2004 è presente alla mostra "Dalla Sicilia a Terni" per San Valentino, Terni.
Nello stesso anno è invitato in Grecia dal Centro Culturale Internazionale AENAON con la mostra "I porti della Grecia".
Nell'anno 2005-2006 è presente alla mostra internazionale "Regional Artist Sacred Art Biennal VI Secolo Ladder Southen Alleghenies Museum of Art" a cura di Ornella Tazzina, Loreto Pensylvania e partecipa a "Percorsi etici" a cura di Giuseppina Radice presso la Galleria d'arte Moderna "Le Ciminiere" di Catania con catalogo edito da Mazzotta.
Nel 2006 insieme al fratello Tano viene invitato alla doppia personale "L'arte contemporanea e il Sacro" curata da G. Frazzetto al Museo Diocesano di Catania; sempre nello stesso anno viene invitato alla mostra "Proposte di Iconografia Contemporanea", a cura di Giuseppe Incaglio con testo di Mariano Apa, Chiostro Francescano di Canicattì.
Del 2006 è la partecipazione alla mostra "L'arte di Amare l'Arte", 42 artisti a sostegno della Fondazione Città Italia, a cura di Massimo Riposati e Virgilio Anastasi, Castello Ursino di Catania, Edizioni Carte Segrete, nonché la partecipazione alla mostra Quaranta 50x50 a cura di Virgilio Anastasi, Istituto Europeo Promozione Arte Contemporanea.
Nel 2007 viene invitato alla mostra "Artisti al Museo", a cura di Lucio Barbera, Catalogo delle Donazioni, Teatro Vittorio Emanuele, Messina.
Ancora nel 2007 Francesco Gallo lo invita alla mostra "AGATARTE" organizzata dalla Galleria Dietro le Quinte, Catania.
Nello stesso anno L. Barbera riorganizza "Artisti al Museo", Teatro Vittorio Emanuele, Messina, e ancora è invitatoda N. Sciavarello a partecipare alla mostra "Per una Pinacoteca d'Arte a Bronte" con testi di P.Giansiracusa e di G. Radice, Bronte (CT).
E' nel 2008 la partecipazione a "I Girasoli del Girasole" a cura di A.Scandurra presso la Galleria d'Arte Moderna "Le Ciminiere" di Catania e a "Cielo e Terra" a cura di F. Altamura, Castello di Sperlinga (EN).
Nello stesso anno V.Conte lo invita alla Galleria L.I.B.R.A. Arte Contemporanea per la mostra "Quadrato d'Arte", ricordo di U.Boccioni, Catania.
Nel 2009 Carlo Guarrera presenta in catalogo la personale "Antonio e Tano Brancato" presso la Galleria Arte Contemporanea, Istituto Europeo Arte Contemporanea e nello stesso anno partecipa a "Maestri dell'Arte Moderna e Contemporanea", a cura di V. Anastasi, presso il Palazzo Platamone a Catania e con la collaborazione della Fondazione Calleri.
E' per questa via che l'opera di Antonio Brancato, si è attestata nel panorama artistico, a partire dai primi anni ottanta, con peculiare autenticità contro l'ortodossia, sia dell'avanguardia che della tradizione, anche se sottilmente filtrate.
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