Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele 121 Catania
Mostra antologica di pittura del maestro Alberto Abate
"Dialogo con la Testa" - Opere dal 2000 al 2011
dal 19 maggio all'1 luglio 2012
Inaugurazione sabato 19 maggio 2012 ore 20,00
in occasione della "Notte Europea dei Musei"
inoltre dalle ore 18,00 alle 23,00:
sportello per speciale annullo filatelico dedicato al maestro Alberto Abate
coorganizzato con "Poste Italiane"
Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele 121 Catania
Mostra antologica di pittura del maestro Alberto Abate
"Dialogo con la Testa" - Opere dal 2000 al 2011
Dal 19 maggio all'1 luglio 2012
Inaugurazione sabato 19 maggio 2012 ore 20,00
in occasione della "Notte Europea dei Musei"
Inoltre dalle ore 18,00 alle 23,00
sarà disponibile uno speciale annullo filatelico dedicato al maestro Alberto Abate
Lo sportello filatelico è coorganizzato con "Poste Italiane"
Mostra Alberto Abate "Dialogo con la Testa" - Locandina pdf
Mostra Alberto Abate "Dialogo con la Testa" - Banner pdf
Mostra Alberto Abate "Dialogo con la Testa" - Pieghevole pdf
Ospitando al Palazzo della Cultura “DIALOGO CON LA TESTA”, mostra personale di Alberto Abate, il Comune di Catania intende non solo rendere omaggio al grande artista da poco scomparso, ma confermare quella linea di ricerca che da anni caratterizza la struttura, ovvero indagare gli itinerari artistici del Novecento e di questi primi anni del Terzo Millenio, per dar conto della fisionomia variegata e complessa dell’arte contemporanea.
“In quel grande laboratorio di segni, di riferimenti e di rimandi, di scoperte e di ardite innovazioni quale è la pittura di Alberto Abate” scrive Beatrice Buscaroli, “dopo tanti anni di cultura e di ricordi, di abilità e di passione, scenda di nuovo sulla terra vera della pittura a dire facce e sfondi, semplicemente”.
Grande protagonista dagli anni 80“del ritorno alla pittura”, Alberto Abate riscopre dentro di sé radici profonde che lo legano alla classicità, al mito, ma anche alla Sicilia dove insegnò per anni e dalla quale provenivano entrambi i suoi genitori. In occasione della Notte Europea dei Musei, dunque, Catania proporrà un evento di straordinaria rilevanza culturale attraverso una mostra che segna sì un deciso ritorno alla pittura, all’idea di perennità dell’arte, ma che intende anche celebrare questa nostra terra, la sua antica cultura, i miti ad essa legati, ma anche i suoi colori, i suoi profumi, la sua luce, i volti della sua gente.
Proporre il percorso artistico degli ultimi anni di un grande protagonista dell’Arte Contemporanea, è per la nostra città un grande onore, ma anche un atto dovuto, nei confronti di Alberto Abate, cui siamo lieti di ottemperare con gratitudine e commozione.
Il sindaco di Catania
Raffaele Stancanelli
Biografia del maestro Alberto Abate
Alberto Abate nasce a Roma nel 1946 da famiglia di artisti di origine catanese: il padre, lo scultore Carmelo Abate, è attivo, tra l'altro, nella Fabbrica dell'EUR - allora E.U. (Esposizione Universale) - e lo zio paterno, Alessandro Abate, è un riconosciuto pittore, acquarellista e apprezzato affreschista. Fin da bambino, A. dimostra una naturale predisposizione e versatilità per la creazione artistica e per il disegno. La sua famiglia ritorna a Catania negli anni cinquanta, dove A. frequenta l'Istituto d'Arte. I suoi maestri sono lo scultore Domenico Tudisco e il pittore Giuseppe Giuffrida. Dopo il diploma, si iscrive all'Accademia di Belle Arti e, a diciannove anni, riceve il primo incarico come docente di "Disegno dal vero" all'Istituto d'Arte di Catania, incarico che manterrà fino a11973. L'anno seguente si trasferisce a Padova per insegnare all'Istituto d'Arte "Pietro Selvatico".
I periodi catanese e padovano sono caratterizzati dall'impegno e dalla passione politica e dall'intenso studio dei linguaggi e delle tecniche artistiche e pittoriche. Nel 1976A., insieme ai fratelli Brancato, organizza una performance in una piccola galleria di Salerno; la stessa performance viene ripetuta nel 1977 alla galleria "La Salita" di Roma. Nel 1978 viene invitato a Bologna per esporre alla galleria "Duemila" e per una esibizione al circolo "Marcel Duchamp". Nello stesso anno si presenta all'Arte Fiera di Bologna con due disegni che raffigurano il dio Hermes, soggetto ripreso dal mito e dall'epos classici, fonti d'ispirazione privilegiate della sua produzione fino all'inizio degli anni novanta.
Il 4 novembre 1978 viene inaugurata la sua prima mostra dal titolo Hermetica Amor- Carnalis presso la galleria "La Salita" di Roma, sigillo della consacrazione definitiva di A. alla pittura. Nel 1979 una seconda personale è inaugurata alla galleria "De Ambrogi" di Milano. Nello stesso anno A. partecipa alla mostra Verwijzen naar organizzata da Tom Berens presso la galleria "Nouvelles Images" dell'Aja (Paesi Bassi) e curata dal criticoAchille Bonito Oliva.
Nel 1980 A. è tra i protagonisti del progetto di rinnovamento culturale ed artistico promosso dalla galleria "La Tartaruga" (Roma) di Plinio de Martis e con la storica collettiva Una mostra di sei pittori inaugura la nascita dell'estetica del movimento detto dell'Anacronismo. I pittori anacronisti, in antitesi con le esperienze concettuali che avevano monopolizzato il sistema dell'arte negli anni settanta, rivendicano una visione dell'arte figurativa non condizionata dal tempo, intendendo la loro attività creativa come un ritorno alla Pittura attraverso il recupero del suo linguaggio tradizionale e della sua memoria estetica, storica e tecnica. Nel 1982 A. espone alla mostra La Pittura Coltaorganizzata da Italo Mussa presso la galleria romana "Pio Monti" insieme a Carlo Maria Mariani, Ubaldo Bartolini e Roberto Barni. La vitalità e l'originalità del movimentoAnacronista sono confermate attraverso le opere dei suo maggiori esponenti. Nei primi anni ottanta A. tiene esposizioni personali presso le gallerie "Pio Monti" a Roma (1983) e a Trieste (1984) presso "Il Planetario" di Livio Radin, col quale prende avvio una collaborazione trentennale. Nel 1984 A. viene invitato alla XLI Biennale d'Arte di Venezia, nella sezione Aperto e all' "Edward Totah Gallery" di Londra, dove Italo Mussa cura la sezione dedicata alla Pittura Colta. A New York, A. partecipa alla mostra Quattro artisti presso la galleria "Facchetti-Burk" e a Parigi è presente all'expo L'arte povera et les Anachronistes, post-modern européens, Pittura Colta. Nel 1985 A. inaugura contemporaneamente a Milano due personali: alla galleria "La Bertesca" di Francesco Masnata e alla galleria "Artra" di Marcella Stefanoni e Clara Tovaglieri. A Bologna viene invitato da Renato Barilli e Flavio Caroli alla rassegna internazionale Anni Ottanta. Nel 1986 una sua antologica inaugura l'attività espositiva del Nuovo Museo d'Arte Contemporanea della Val d'Aosta, "Tour Fromage"; A. partecipa inoltre alla XI Quadriennale al Palazzo dei Congressi di Roma e viene invitato ad esporre presso la "Jack Shainman Gallery" di New York. Nel 1987 A. è presente in Arte Italiana Anni 80, esposizione della galleria "Nouvelles Images" de l'Aja. Nel 1988 una sua opera monumentale (3 m. per 4) viene acquistata dalla Rosenwood Corporation di Dallas (Texas, USA) ed è installata nell'edificio The Crescent progettato dall'architetto Philip Johnson. Nel 1988 partecipa alla mostra itinerante curata da Italo Mussa Self, Memory and Desire tra Melburne, Perth e Adelaide (Australia). Nello stesso anno A. tiene una personale Memory and Desire tra Melburne, Perth e Adelaide (Australia). Nello stesso anno Abate. tiene una personale al centro culturale "Ausoni" di Roma, ancora curata da Mussa. Nel 1989 i suoi quadri sono esposti al Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro e al Museu de Arte de S130 Paulo (Brasile) in occasione dell'esposizione Pintura Italiana. Nello stesso anno partecipa a Diptych. Aspects of Abstract and figurative Art in Italy : The Eighties, curata da Mussa ed Arnaldo Romani Brizzi tra Helsinki (Findlandia), Istanbul, Ankara (Turchia) e Tel Aviv (Israele). La galleria "Chisel" allestisce una personale al Forum diAmburgo (Germania). Nel 1990 partecipa alla mostra Greece, che si tiene al "Dallas Museum of Art League". Lo stesso anno le gallerie "Chisel" di Genova, "Boscolo" di Busto Arsizio e "Helga Wicker" di Wuppertal (Germania) ospitano sue personali. Nel 1991 la sua personale Hermes-phrodite lunaire è organizzata alla galleria "Il Polittico" di Roma e sue opere sono esposte alle mostre Avanguardie a Roma, dagli anni '60 agli anni '90, Palazzo dei Congressi (Roma) e Un'alternativa europea alla Galleria Civica d'Arte Moderna, Palazzo dei Diamanti a Ferrara. L'anno seguente di nuovo al Palazzo dei Diamanti si tiene una personale e viene invitato a esporre in occasione della mostra De Pictura presso il "Musée Chàteau d'Annecy" (Francia). Nel 1993 una personale è ospitata a Palazzo Bandera (Busto Arsizio) e nel 1994 presso la Fondazione Katinca-Prini di Genova. Nel 1995 A. viene invitato alla mostra Il mito e il classico nell'arte
contemporanea italiana, 1966-90 alla Fortezza Firmafede di Sarzana. Lo stesso anno, in occasione della seconda personale al "Polittico" di Roma, A. pubblica il libretto di scritti teorici sull'arte La dottrina dell'Amore. Nel 1997 espone alla mostra itinerante The Project of the Essence, "Musée Nicolas Sursock" di Beirut (Libano) e a Damasco (Siria) alla "Bibliothèque Nationale AI Assad". Nel 1998 è invitato a esporre per Europa era dea presso il "Palais desArts" di Marsiglia (Francia). L'anno seguente partecipa all'importante rassegna La pittura ritrovata al Complesso del Vittoriano a Roma curata da Arnaldo Romani Brizzi. È di questi anni la rielaborazione della propria visione teorica, che porta A. a identificare nel sincretismo il culmine necessario dell'arte di fine millennio.
Nel 2000 cura la mostra collettiva Imaginal Realism alla New York University (New York). Nel 2001 è invitato per Origini, mostra curata da Francesco Gallo a Scicli (Ragusa). Lo storico Romeo De Maio pubblica e commenta un suo lavoro nel volume Cristo e la Sfinge: la storia di un enigma (Mondadori, Milano 2001). Nel 2002 partecipa alla mostra The Artists of the Ideai - Nuovo classicismo curata da Edward-Lucie Smith presso il museo "Palazzo Forti" di Verona. Nel febbraio del 2003 partecipa a Die Wiedergefundene Malerei al "Kunstraum Palais Porcia" di Vienna (Austria) e a Fantastico Novecento- da Picasso a Kandinsky al Museo d'Arte Contemporanea di Arona. L'esposizione Opera, curata da Francesco Gallo per la "Galleria d'Arte Contemporanea" di PalazzoloAcreide, ospita suoi lavori.
Agli inizi del 2004 il Senato della Repubblica Italiana acquisisce un suo dipinto (Ipnosi) per la collezione permanentedi Palazzo Madama. Nel 2004 espone alla collettiva Riflessi nell'arte - tra pop, concettuale, transavanguardia e citazionismo presso la Mole Vanvitelliana di Ancora, alla rassegna Femme fatale- da Modigliani a Warhol (Villa Ponti di Arona) e per The Port of Hellenism presso l' "International Center of Fine Arts" di Atene (Grecia). Nel 2005 la Bulgari S.pA colloca alcune sue opere negli atelier di Londra, Osaka e New York. Da quest'anno il dipinto Aweva è esposto al Museo d'Arte di Tel Aviv (Israele) nella collezione permanente.
Nel 2006, presentata da uno scritto di Arturo Schwarz, A. tiene la terza personale presso la galleria "Il Polittico" di Roma: La macchina del silenzio. Lo stesso Schwarz lo invita alla mostra Dada, Surrealism and modern Art - The Arturo Schwarz Collection of Works on Paper presso la Ben Gurion Univeristy of the Negev. Nello stesso anno partecipa a Quindici anni, che Arnaldo Romani Brizzi e Massimo Caggiano curano presso gli spazi delle Scuderie Aldobrandini (Frascati) e a Meditazione sulla realtà, a cura di Edward Lucie-Smith, allestita al Palazzo della Ragione di Mantova dalla galleria "Il Planetario" di Trieste.
Nel 2007 A. partecipa alla mostra collettiva Arte e omosessualità. Da Von Gloeden a Pierre et Gilles, a cura di Eugenio Viola, esposta prima a Milano, al Palazzo della Ragione e poi a Firenze, alla Palazzina Reale. Nel 2008 alcune sue opere sono esposte presso il Paiazzo incontro di Roma in occasione di Per Amore. La raccolta Caggiano e alla mostra La ragione pittorica, curata da Maria Cristina Ricciardi presso lo "Studio Forlenza" di Teramo. Nel 2009 espone per Poesia degli occhi, rassegna organizzata presso la Real Academia de Espafia a Roma e curata da Otello Lottini e per Transavanguardia e citazionismo a cura di Maria Rosa Ferrari Romanini e Martina Corgnati (Fondazione Città di Cremona). La galleria "Il Polittico" di Roma lo ospita per Filosofia dei fiori, esposizione curata daArnaldo Romani Brizzi.
Nel 2010 espone al "MEGA" di Gallarate (Flash, anni '80) e a Palazzo Bonaccorsi di Macerata nella collettiva IN Opera - Sulle orme di Matteo Ricci, curata da Antonio Paolucci, Paola Ballesi e Elisa Mori. Viene invitato da Mariano Apa alla XIV Biennale del Sacro - Le beatitudini, presso il "Museo Stauros d'Arte Sacra Contemporanea, a San Gabiele (Teramo). Lo stesso anno, la galleria "SideA" di Catania lo ospita, insieme a Salvo Russo, per la mostra Coltissimi curata da Francesco Gallo. -- ll polittico Ternario è esposto alla UV Biennale di Venezia, Padiglione Italia, a Palazzo Venezia (Roma). Ha insegnato fino al 2009 alla Facoltà di Architettura dell'Università di Catania "Storia dell' arte
contemporanea" e "Semiologia delle arti visive". Ha collaborato con la pagina culturale del Corriere del Veneto del Corriere della Sera. Edward-Lucie Smith nel libro ArToday (Phaidon Press, London 1995) segnala A. come uno dei venti artisti italiani più rappresentativi tra il 1960 e il 1995; in ArTomorrow (Terrail, Parigi 2002) lo inserisce tra gli artisti leader del movimento neoclassico internazionale. Linda Kaiser, nel suo L'Anacronismo (Silvana Editoriale, Milano 2003), colloca A. tra i maggiori esponenti del movimento. Sylvano Bussotti gli dedica un capitolo del suo Disordine alfabetico (Spirali Edizioni, Milano 2002) e di lui si parla ampiamente nel volume di Domenico Guzzi Sul filo della memoria (Laterza, Bari2010).
Di lui hanno scritto alcuni tra i maggiori storici e critici d'arte contemporanei, tra gli altri: Mariano Apa, Rosario Assunto, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Beatrice Buscaroli, Sylvano Bussotti, Maurizio Calvesi, Ugo Cantone, Flavio Caroli, Martina Corgnati, Hugh Cunning, René De Ceccatty, Romeo De Maio, Alberto Fiz, Francesco Gallo, Giuseppe Gatt, Tony Godfrex, Herbert Grabes, Miklos Hubay, Janus, Charles Jenck, Linda Kaiser, Gerard Lamaire, Otello Lottini, Edward Lucie-Smith, Lea Mattarella, Marco Meneguzzo, Italo Mussa, Silvano Nigra, William Packer, Demetrio Paparoni, Ezio Pellizer, Paolo Portoghesi, Ludovico Pratesi, Maria Cristina Ricciardi, Arnaldo Romani Brizzi, Arturo Schwarz, Vittorio Sgarbi, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Lorenza Trucchi, Lea Vergine, Lara Vinca Masini.