Durante il periodo estivo, presso l'Archivio Storico Comunale di Via S. Agata, 2 sarà visitabile la mostra documentaria, bibliografica ed iconografica Benedetto chi ti porta, Maledetto chi ti manda, dedicata alla dell'assistenza dell'infanzia abbandonata a Catania, allestita con inediti documenti d'archivio pregevoli edizioni librarie, e stimolanti immagini.
La mostra è stata inaugurata per la presentazione del volume "Il Suono dei Mille silenzi" di Emma La Spina, e prorogata, atteso il successo di pubblico riscontrato, con la possibilità di fruire di visite guidate, meglio se con preavviso
La storia degli istituti di assistenza comincia nella nostra città verso la metà del '500, quando, per iniziativa della Chiesa e benestanti filantropi nacquero le prime istituzioni per redimere emarginati ed immorali o segregarli in strutture ove non turbassero l'ordine costituito.
I projetti. esposti - o gettatelli come definiti in talune regioni italiane - erano il frutto delle condizioni di estremo disagio sociale dell'epoca, contrassegnata da frequenti carestie, dalla frequente impossibilità di mantenere famiglie numerose, nonchè dalle ferree convenzioni religiose che stigmatizzavano irreversibilmente, i nati da relazioni extramatrimoniali
Nel 1550 il Viceré spagnolo Giovanni De Vega fondò la Casa degli Orfanelli con l'approvazione del Papa Giulio III.
Secondo quanto confermava il suo Statuto Organico, riformato nel 1910, essa aveva lo scopo di provvedere,
gratuitamente, secondo i propri mezzi, al ricovero, mantenimento, educazione morale e fisica ed istruzione professionale di fanciulli orfani o abbandonati dai genitori.
Il Conservatorio delle Verginelle sorse nel 1586 per opera del filantropo Govanni Paolo Larocca col contributo del Senato cittadino; in esso erano ammesse, secondo le notizie tratte dalla Guida di Catania di Sebastiano Salomone, le ragazze povere che intendano istruirsi nei lavori donneschi o nelle materie elementari di coltura letteraria. Ancora nel 1910 ospitava, circa duecento ragazze ed era diretto dalle Suore di Carità.
Il regime borbonico, diede prova di un particolare interventismo sotto il profilo assistenziale ed educativo; già nel 1741 assoggettò alla giurisdizione laica, con un concordato con la Santa Sede,
Nel 1782 il viceré Caracciolo riconobbe ente morale l'Ospedale o Conservatorio del Santo
Bambino, per l'assistenza alle partorienti di figli illegittimi fondato nel 1776 dal sacerdote Giuseppe Giuffrida. Il
I proietti venivano depositati nelle ruota: un cilindro di legno cavo, collocato in chiese od istituti a ciò deputati,
con una apertura a finestra, che ruotava con un perno in modo da poter portare il neonato dall'altra
parte del muro. Dal 1820, anno di istituzione dello Stato Civile in Sicilia, secondo le disposizioni sulle Leggi Civili del Codice per il Regno delle due Sicilie del 1818 l'Ufficiale di Stato civile riceveva un conciso rapporto sulle circostanze del ritrovamento e lo inseriva nell'atto di nascita da lui redatto.
Gli orfanelli , fino ai cinque anni per i maschi e sette per le femmine, erano affidati alle levatrici od alla Casa di Nutrizione,.nel 1834, Ferdinando II istituì tre Reali Ospizi di Beneficenza suddivisi nelle città di Palermo, Messina e Catania:
A Catania l'istituzione trovò posto nel Collegio dei Gesuiti di Via Crociferi, confiscato all'Ordine dopo la sua espulsione nel 1767 ed accolse gli orfani mendici, e quei figli di cui i genitori erano privi di mezzi di sussistenza. Presso il "Convitto", come veniva anche chiamato, venivano portati iprojetti provenienti da Catania e Noto, di sette anni compiuti.
Le projette settenarie, che ricevevano beninteso, un'educazione separata da quella dei maschi, potevano essere destinate, al Consevatorio di Esposte ubicato, ai tempi del citato Duca di Carcaci, nella Strada degli Ammalati (oggi Via Maddem) n. 63.
Dopo l'Unità, la disgregazione della famiglia patriarcale,legata alla crescente industrializzazione, ed al lavoro femminile fuori dalle mura domestiche, imposero l'allargamento ed il rinnovamento delle forme di cura dell'infanzia ed assistenza in genere assumendo, gradatamente, la fisionomia di diritto universale. Il mutato ordinamento dello Stato Civile unitario (R.D. 2602 del 1865), attenuò lo "stigma" riservato ai trovatelli i cui atti cessarono di costituire serie a parte; per la sparizione della dicitura figlio di NN, sugli atti anagrafici bisognerà attendere la Legge. n.
1064 del 31 Ottobre 1955. ...
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