La salvaguardia architettonica, lo sviluppo economico e l’incremento del turismo del centro storico di Catania sono, ancora una volta, al centro dell’attività del vice presidente vicario del Consiglio comunale Puccio La Rosa che ha presentato all’Amministrazione una interrogazione ed una proposta, formulata con i pareri e l’aiuto dei tecnici di Italia Nostra e dell’associazione culturale “La Contea” per un regolamento per mantenere il decoro urbano ed architettonico nel centro storico. La Rosa aveva già presentato un documento con sette punti qualificanti per la salvaguardia dei palazzi del centro storico, fortemente provati dalle ultime precipitazioni.
Nel documento si chiedeva, tra l’altro, l’assegnazione di una delega per il centro storico ad uno degli assessori presenti in Giunta e un protocollo d’intesa tra Comune, Genio Civile e Soprintendenza che rendesse più facile l’accesso ai privati all’iter burocratico necessario per intervenire sugli immobili. Ed infine, ma non per importanza, anche il varo di una legge obiettivo, ad hoc per il centro storico catanese, da parte della Regione Siciliana.” Proporre e favorire interventi sul territorio- ha detto Puccio La Rosa – può servire a raggiungere diversi obiettivi tutti utili alla comunità catanese. La salvaguardia delle nostre architetture barocche, lo sviluppo economico del settore di riferimento, un territorio pronto ad accogliere favorevolmente il turismo e, per l’Amministrazione, introiti in termini di concessioni”.
“I magnifici monumenti del grande passato di Catania, penso ad esempio al Castello Ursino –prosegue La Rosa- o al ritrovato splendore di Palazzo Platamone, potrebbero anche diventare suggestive location per i matrimoni attirando chi si vuole sposare nella città ai piedi dell’Etna” .
Proprio per iniziare questo percorso di recupero del centro storico, il vicepresidente vicario ha chiesto, nella sua interrogazione, l’istituzione di un tavolo tecnico che si occupi di individuare gli strumenti per garantire la salvaguardia del centro storico ed anche una conferenza di servizi per fare il punto sugli interventi già eseguiti e su quelli ancora da eseguire utilizzando i fondi previsti dal rischio sismico del 1990 e del 2000 che risultano –scrive La Rosa nella sua interrogazione- nella disponibilità del Comune. Essenziale in questo quadro anche la sinergia con le forze dell’ordine per garantire oltrecchè sicurezza e tranquillità ai nostri concittadini, anche la difesa del nostro patrimonio architettonico da atti di vandalismo.
FP