Una delegazione dell’Istituto Italo Moldavo per la Cooperazione Economica e Culturale - ISIMCEC, organismo nato per incoraggiare la cooperazione sia in ambito culturale sia in ambito economico tra i due Paesi, è stata ricevuta dal vice presidente vicario del consiglio comunale di Catania Puccio La Rosa.
Scopo dell’incontro, a cui hanno preso parte il cav. Renato CAPUTO (Presidente Istituto Italo Moldavo), la dott.sa Vera OBRIJANU (Direttrice ISIMCEC), il dott. Gaetano PERNICE (Delegato per la Regione Sicilia dell’ISIMCEC) e il prof. Vittorfranco PISANO (Capo Dipartimento della LiberaUniversità Hugo Grotius), è stato quello di avviare un primo rapporto con rappresentanti del Comune di Catania al fine d'incoraggiare lo scambio culturale ed economico con la Moldova realtà dell’est Europa in forte crescita. Grazie al Piano di sviluppo 2012, avviato dal Governo moldavo, che prevede il rafforzamento di partenariati internazionali, al programma statale biennale (2009-2011) per il supporto delle piccole e medie imprese, e alla costruzione del Porto internazionale libero di Giurgiulesti sul Danubio (zona di libero scambio non soggetta a dazi, accise o Iva), per le aziende italiane si aprono, infatti, nuove interessanti prospettive di investimento in Repubblica Moldova. “L’incontro odierno – spiega Puccio La Rosa – rappresenta un importante passo per comprendere le opportunità che imprese ed imprenditori catanesi possono avere per accrescere le proprie potenzialità.
Ecco perché – aggiunge il vice presidente vicario del Consiglio Comunale – ho accettato l’invito dell’Isimece a fare da tramite con le organizzazioni imprenditoriali locali per diffondere la conoscenza delle opportunità offerte dal Governo Moldavo”. Nella Repubblica Moldova sono già presenti 696 aziende italiane, ma i nostri analisti – hanno spiegato i rappresentanti della delegazione - ritengono che presto molte altre imprese decideranno di operare in questo Paese sia con progetti di delocalizzazione sia dando vita a partnership con corrispondenti aziende moldave. La spiegazione di tanto interesse va ricercata, oltre che nelle importanti prospettive di sviluppo del Paese, anche nel regime di fiscalità agevolata che il Governo moldavo riconosce agli investitori stranieri.