Il corpo della Polizia Municipale ha donato a istituti benefici merce sequestrata nel corso di varie operazioni a tutela della legalità che si sono svolte in questi mesi in città.
Oltre mille capi d'abbigliamento per uomo, donna e bambino, circa 300 borse prive di griffe, 100 giocattoli in legno, 60 orologi da polso ed oltre 300 tra collanine e bracciali, che facevano parte di alcuni sequestri sono stati donati all'Istituto salesiano Giovanni Paolo II, diretto da suor Lucia Siragusa, all'Istituto delle suore della Divina Provvidenza di via della Concordia, all'Istituto di Suor Anna di via San Pietro e alla parrocchia di San Giuseppe di Ispica.
La Polizia Municipale, impegnata in azioni di servizio che mirano al rispetto della legalità nel territorio, coordinata dal reggente facente funzioni Alessandro Mangani, ha tra i compiti istituzionali anche quello dell'antiabusivismo commerciale che si è svolto prevalentemente nei pressi dei mercati storici. Per la nostra città, così come per tante altre realtà del Sud Italia, tale fenomeno rappresenta ormai una vera e propria piaga sociale, difficile da estirpare.
“L' amministrazione comunale – ha detto il sindaco Stancanelli- ha tra gli obiettivi prioritari il contrasto dell’abusivismo. Per questo, quotidianamente, il Reparto Annona è impegnato in operazioni che mirano sia alla prevenzione che all’irrogazione di sanzioni e quindi di sequestro di prodotti posti in vendita irregolarmente su aree pubbliche. L’iniziativa di donare le merci sequestrate è prassi giusta e doverosa perché anche questo è un modo di evitare gli sprechi”.
I beni posti sotto sequestro per legge comportano a carico dell'Amministrazione comunale l’onere della loro custodia, in attesa della conseguente distruzione, se si tratta di prodotti contraffatti, o eventuale donazione ad enti e associazioni religiose o sociali.
La sola merce che può essere destinata a donazione è quella oggetto di sequestro amministrativo nei confronti di ignoti. Spesso accade che la merce viene abbandonata per la pubblica via da venditori abusivi che, alla vista dei vigili urbani, si danno a fuga precipitosa per non incorrere in ben più gravi sanzioni.
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FP