15/1/2010 (9:13) - EMERGENZA TERREMOTO- L'INTERVENTO DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE
Dall'Italia un milione di euro per Haiti
La Russa: "Pronta una nave militare"
ROMA
All’indomani del terremoto che ha distrutto Haiti, la Cooperazione italiana allo sviluppo si è immediatamente mobilitata, in stretto raccordo con la Protezione civile, per portare aiuto alla popolazione duramente colpita.
Un advanced team italiano è già arrivato sul posto, mentre è atteso per domani il C-130 dell’Aeronautica militare con a bordo un ospedale da campo. La Cooperazione ha stanziato 1 milione di euro, di cui 500 mila euro per la Federazione internazionale della Croce Rossa che fornirà aiuti di prima necessità, alloggi d’emergenza, acqua potabile e medicinali, per 100 mila haitiani. Gli altri 500 mila euro sono stati dati al Programma Alimentare Mondiale (Pam) per far fronte alle necessità alimentari sul posto.
Su richiesta dell’Organizzazione mondiale della Sanità, sono stati consegnati 10 trauma kit della Cooperazione per un valore complessivo di circa 80 mila euro, idonei alla cura di 500 persone traumatizzate per un periodo di tre mesi. - Un primo volo, inviato d’intesa con la Protezione Civile, Unità di Crisi della Farnesina e ministero della Difesa, è arrivato ieri a Port-au-Price con a bordo un Advanced Team con il compito, tra gli altri, di identificare le prime necessità in vista di un volo umanitario che la Cooperazione intende organizzare per la prossima settimana (martedì o mercoledì prossimi- Un volo militare, predisposto dalla Protezione civile, è invece partito ieri da Pisa ed è atteso per domani mattina a Port-au-Prince. A bordo un ospedale da campo e personale medico.
La Protezione civile sta poi preparando un altro volo con i beni di prima necessità e il supporto per l’ospedale da campo. All’inizio della prossima settimana si terrà una riunione della Cooperazione con tutti i soggetti italiani interessati (pubblici e privati) per mettere a punto programmi a medio periodo per la prima ricostruzione. La Farnesina insiste infine sull’importanza di coordinare gli aiuti con i maggiori organismi internazionali e con gli attori che già operano sul posto per evitare l’invio di materiale inutile destinato «a creare confusione, se non addirittura al macero».
L’Italia potrebbe concorrere alla macchina dei soccorsi ad Haiti anche con una nave militare, ha annunciato oggi La Russa. «Ho in mente e lo proporrò oggi al presidente del Consiglio - ha detto il ministro della Difesa - la possibilità, se si vuole, di inviare anche una nave che, in una situazione del genere potrebbe essere estremamente utile. Noi siamo pronti». «Anche ad Haiti, come Forze armate e insieme alla Protezione civile - ha aggiunto La Russa - siamo stati i primi a partire con un ospedale da campo e credo che si possa e si debba fare anche di più per stare vicino a chi in questo momento sta soffrendo». Il ministro della Difesa ha quindi sottolineato che l’ospedale da campo è in grado di funzionare da subito, non appena sarà arrivato a destinazione, e ha ribadito che, per quanto riguarda il possibile invio di una nave, «noi siamo pronti da oggi».
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