L'Assesore allo sport Antonio Scalia risponde alla lettera del sig. Carlo Mirabella pubblicata nella rubrica “Lo dico a La Sicilia” dal titolo “Sport, promemoria per l’assessore comunale”.
 
“Il sig. Mirabella riporta alla mia memoria, pensando che io abbia dimenticato, una risposta che avevo già dato allo stesso, qualche tempo fa, a proposito dell’inconveniente che egli mi segnalava e cioè la limitata visibilità degli spettatori della parte bassa della Tribuna A dovuta all’altezza delle panchine poste a bordo campo. Mirabella riporta in particolare un brano della mia prima risposta, in cui dicevo che avrei sottoposto il problema al Calcio Catania al fine di concretizzare una soluzione, compreso il possibile interramento delle panchine stesse.
Non ho affatto dimenticato, né la lettera, né l’inconveniente anche  perché essendo anch’io, da anni, un abbonato (pagante) della Tribuna A parte bassa, ogni domenica il problema, come dire, ‘mi si pone davanti agli occhi’.
Sottolineo al lettore che io già da allora non garantii con certezza la sua risoluzione, ma dissi che “rimanevo fiducioso della risoluzione del problema”, in quanto tale risoluzione non sarebbe dipesa da me, bensì dal Calcio Catania, che è il  soggetto che offre e gestisce lo spettacolo e la pubblicità, ed è tenuto alla cura del campo da gioco, inclusi gli spalti e quindi anche le  panchine.
La mia fiducia era riposta su due considerazioni: la prima che sarebbe bastato sostituire lo sfondo arancione della pubblicità che riveste le panchine con uno strato trasparente, per risolvere senza spese il problema; la seconda, che era già allo studio della Società, la possibilità di interrare le panchine.
 
Affrontando successivamente la discussione con il Calcio Catania, sulla  possibilità  di realizzare un fondo trasparente per le panchine, la dirigenza mi disse che ciò non sarebbe stato possibile per due motivi: il primo, perché lo sponsor non avrebbe accettato e il secondo perché uno sfondo trasparente avrebbe dato alla  telecamere la possibilità di gettare occhiate indiscrete sui “segreti della panchina”.
 Mi fu comunque ribadito che era allo studio un progetto di interramento delle panchine, come accade in tanti altri stadi d’Italia, ma che il progetto per realizzarsi, tenuto conto del rilevante impegno economico che avrebbe comportato, non sarebbe stato realizzato in tempi brevi e infatti, ad oggi, non è stato ancora realizzato. Rimango comunque ancora fiducioso perché spero che la Società Calcio Catania utilizzi la pausa estiva per realizzare il lavoro e risolvere, finalmente, l’inconveniente.
 
Nel frattempo, per ciò che mi riguarda continuerò ad occuparmi dei problemi ben più importanti che affliggono lo sport ed anche il turismo della nostra meravigliosa Città, sapendo di doverlo fare con la consapevolezza di dover amministrare senza poter spendere un solo euro, a causa della situazione delle casse comunali, affrontando l’emergenza quotidiana con la volontà, la creatività,  l’ottimismo, il coinvolgimento dei miei collaboratori (che ringrazio) i quali sono le uniche “armi” di lavoro di cui dispongo oltre, naturalmente, all’inguaribile amore che nutro per la mia Catania.”
 
L’Assessore allo Sport
Antonio Scalia