La Società

societa

Pubblicato il:

11 marzo 2013

Ultima revisione:

1 luglio 2014

5 Circoscrizione Monte Po - Nesima - San Leone - RapisardiLo stato sociologico del quartiere Nesima Monte Po' è decisamente condizionato dalla prevalenza in questo territorio di insediamenti residenziali, in prevalenza di edilizia popolare, in aree piuttosto lontane dai centri urbani, secondo le nuove concezioni edilizie degli spazi residenziali, influenzate in modo determinante dall'utilizzo crescente dei mezzi di trasporto moderni.

Progettati in modo unitario, con elementi di "avanguardia", risentono dell'evidente richiamo alla cultura progettuale internazionale.

La creazione di grossi isolati, con edifici che attuano il massimo sfruttamento degli spazi, in altezza ed in larghezza, la mancata sistemazione degli spazi a verde e la carenza di strutture adibite a botteghe artigiane o ad esercizi commerciali danno, nel complesso, una sensazione di squallore, se non, soprattutto nel caso del quartiere di Monte Po, addirittura di degrado.

Queste caratteristiche del quartiere si connettono ad una scarsa presenza di residenti infatti risulta  il meno popolato in città e si pone  solo al settimo posto in graduatoria per  la sua densità demografica.

5 Circoscrizione Monte Po - Nesima - San Leone - Rapisardi

L'andamento piuttosto stabile dei residenti nel corso degli anni '90 è innanzitutto il risultato di una assai scarsa "appetibilità" del quartiere ai non catanesi. Particolarmente alto, infatti, è qui il numero di coloro che abbandonano quest'ultimo per andare a vivere fuori città; tanto da produrre un saldo migratorio negativo tra i più alti.

Il saldo migratorio è compensato in parte da quello relativo al cambio di domicilio, positivo e tra i più alti: segno che verso questo quartiere esiste invece una buona disposizione da parte di molti catanesi a sceglierlo come luogo in cui dimorare. E' molto probabile, però, che questa appetibilità non riguardi egualmente tutto il territorio circoscrizionale, bensì soltanto quelle zone adiacenti al viale M. Rapisardi che costituisce un'ideale prosecuzione del centro cittadino, escludendo il più marginale quartiere di Monte Po.

E' solo a questo importante asse di collegamento con il centro cittadino e le sue numerose opportunità di lavoro che va attribuita la presenza qui di cittadini stranieri, peraltro assai esigua, provenienti in larghissima misura dal continente africano, e quasi certamente costituita da persone dedite a lavori tra i più umili. E' probabile, inoltre, che in questi territori si concentri una popolazione in prevalenza adulta, di vecchio insediamento, mentre i più giovani preferiscono spostarsi a vivere altrove. E' questo, infatti, il quartiere che presenta un indice di natalità particolarmente basso, con la conseguenza di decretare per esso un saldo naturale tra i più bassi della città.

La condizione di relativa ma non ancora drammatica marginalità del quartiere rispetto alle dinamiche metropolitane si traduce in uno stato di diffuso disagio sociale appena mitigato da un senso di "appartenenza" alla città, favorito dalle vie di collegamento con le aree di pregio del centro cittadino, che riduce la sensazione di esclusione ed emarginazione sociale. Ovviamente, tutto questo interessa soprattutto la popolazione più giovane. Ed è forse questa una delle ragioni che spiegano il dato particolarmente alto della dispersione scolastica: il 5,7%. Ma se il quartiere è in città la prima in graduatoria per dispersione scolastica, non lo è per criminalità minorile. Qui anzi la criminalità minorile fa registrare valori normalmente inferiori alla media cittadina, presentando anche un andamento calante a partire dal 1994.

5 Circoscrizione Monte Po - Nesima - San Leone - Rapisardi

Pur in presenza di molte delle premesse, dunque, il disagio giovanile non si traduce ancora in aperta devianza. In questo quadro spicca soprattutto il caso del più sfortunato quartiere di Monte Po dove il grado di emarginazione sociale e la carenza di servizi di ogni genere erano arrivati a toccare livelli esasperati, e dove è recentemente intervenuta l'amministrazione comunale sforzandosi di creare spazi di aggregazione per cercare di ridurre le più gravi situazioni di isolamento e di disagio. 


Per quanto riguarda il quartiere San Leone Rapisardi, il carattere fortemente residenziale è definito da una buona integrazione di insediamenti piccolo-borghesi e popolari. Non a caso gli attuali residenti costituiscono al momento l'esito di un trend tendenzialmente crescente nel tempo.

A ciò si aggiunge una modesta "appetibilità" segnalata da un saldo positivo dei cambi di domicilio (coloro che da altre circoscrizioni scelgono di trasferirsi a vivere qui sono in numero superiore rispetto a quelli che da qui scelgono di trasferirsi altrove nel territorio urbano) che pone il quartiere al quarto posto in graduatoria.
Mentre il saldo migratorio, negativo ma contenuto, segnala una scarsa propensione del  ad essere appetibile per i non catanesi. Ciò vale anche in riferimento ai cittadini stranieri, infatti è il quartiere dove maggiore è la presenza di cittadini comunitari, e in generale provenienti da paesi europei.

5 Circoscrizione Monte Po - Nesima - San Leone - RapisardiUn dato, questo, al quale va connessa la presenza di un gran numero di nuclei familiari stranieri; come segnala il dato relativo alla presenza di stranieri in età prescolare, e soprattutto scolare. Qui, dunque, la natura residenziale del quartiere, a carattere dignitosamente popolare, e con un tessuto economico autosufficiente, si riproduce anche sui nuclei familiari di cittadini stranieri. La bassa qualità urbana ed edilizia degli insediamenti realizzati nel corso degli anni è già di per sé un buon segnale della relativa marginalità della vita e del ruolo della società nelle dinamiche metropolitane.

La poca distanza fisica dalla parte più attiva della città ne costituisce, tuttavia, un importante fattore di attenuazione. Modesti sono i caratteri identitari e di riconoscibilità, affidati, per l'assenza di spazi adeguati e a forte valenza simbolica, a luoghi "artificiali", bar e sale giochi, o a spazi inadatti alla vita aggregativa, vie e spiazzi.
L'unica struttura di peso realmente metropolitano è il Palasport che sorge sul corso Indipendenza. Ma insufficiente, da sola, ad assumere quella valenza simbolica necessaria a produrre l'identità e la riconoscibilità del quartiere nei confronti dei suoi stessi abitanti e di quelli della metropoli.

Alla fine, il quartiere si rivela privo di evidenti sacche di emarginazione, e poco colpito dal disagio giovanile. Ne sono testimonianza il peso contenuto che hanno qui sia il fenomeno della dispersione scolastica, sia quello ancor più grave della devianza giovanile.
A soffrirne, sono soprattutto quelle zone dell'estremo lembo meridionale, adiacenti al territorio di quel San Cristoforo che in tutti questi anni ha contribuito in modo decisivo al triste primato della città di Catania nel panorama nazionale della criminalità minorile.

E:\Data\cms3_comct\themes\Agid2019\templates\content\webdocs\custom.tpl