Alessandro Perissinotto
La protagonista del romanzo è Anna Pavesi, una psicologa disoccupata da mesi e a corto di soldi, che accetta l’incarico da Benedetta, manager della Milano “bene”, per aiutarla a ricostruire gli ultimi mesi di vita della sorellastra Patrizia, tenuta a distanza per anni e poi ricomparsa in un fosso, uccisa da un’auto pirata su una strada di campagna. Benedetta chiede ad Anna di scoprire anche come mai dopo la sepoltura, il cadavere sia scomparso.
Inizia così per Anna una indagine ambientata nelle campagne intorno a Milano, che la porterà a scoprire la verità e a cercare un corpo da sola, in mezzo al buio e alla nebbia della campagna.
Alla fine la protagonista ripensa all’intera vicenda e le viene in mente una canzone di Francesco Guccini: ”Ma che piccola storia ignobile, mi tocca raccontare, così solita e banale come tante...”
Il libro è scorrevole e piacevole; all’inizio la storia sembra un pò scontata ma il finale è a sorpresa, con un epilogo inaspettato. Colpisce in particolare la capacità dello scrittore di saper intrecciare piu’ storie di persone, di amori, di ricordi con le vicende della protagonista, donna dalla delicata sensibilità e dal carattere forte, che con la sua tenacia riesce a scoprire la verità e a seguire il suo istinto anche quando potrbbe essere pericoloso! Non ci sono scene di violenza ed orrendi delitti, ma la giusta dose di suspence che rende piacevolmente curiosa la lettura.